Ritorna il campionato e il Napoli, con il centesimo gol di Insigne, ha battuto la Juventus nella gara di ritorno disputata senza aver giocato l’andata. Il calcio riuscirà a tornare al calcio? Qualcuno lo vede zoppicare quando spara e corre.
Intanto, da queste parti, si parla, come è giusto, di Regione. Apprendiamo con sgomento che Vincenzo De Luca presidente, si è trovato coinvolto nei tortuosi meandri giudiziari che lo vedono accusato su quanto costruito di fianco all’Ospedale del Mare di Ponticelli senza dimenticare la colonna dei camion in arrivo dal Nord. A comunicarcelo, dolorosamente, non è Il Mattino, che dovrebbe farci capire una buona volta per sempre che è un giornale di Napoli, ma il Corriere della Sera. Il quotidiano di Milano c’informa pure che pochi producono a Napoli e moltissimi trafficano. I nostri conti in disavanzo. Per pareggiarli occorre l’apporto esterno. L’esterno – avverte chi scrive – è l’Italia. Quindi noi pure, o napoletani, o campani, o meridionali. Viene anche scoperto che fatichiamo due volte; per inventarci un lavoro e lavorare. VERO. Quale è il maggiore problema dei nostri problemi? Il professore Compagna, repubblicano ai tempi della prima Repubblica, mente grigia del mai dimenticato Ugo La Malfa, rispondeva: “creare le condizioni e le occasioni per valorizzare nella Campania e per la Campania la materia grigia che per una ragione storica e sociologica è più cospicua di quanto non lo sia in altre regioni, non soltanto del Mezzogiorno”.
Materia grigia significa ragionare, criticare, obiettare, discutere. Ecco il motivo per il quale nacque, 29 anni fa Casoria Oggi, diventato 21 anni fa Casoriadue. Personalmente mi sono reso perfettamente conto che non basta impadronirsi di una scrivania per stare a posto con la coscienza. Tutt’altro. La crisi degli organi di opinione pubblica napoletana prende l’avvio giusto da questo rilievo. Isolati (grazie alle scrivanie e gli stipendi) in pochi si sono accorti che L’ITALIA E NAPOLI cambiava e cambia volto e costume e hanno fatto quadrato appunto attorno alle ….. scrivanie.
L’unica speranza – ci viene detto profeticamente – è che una opinione pubblica resa più vigile dalla appartenenza alla Regione e il ceto più vasto degli intellettuali e dei tecnici abbiano la forza di denunziare questo vecchio costume. Napoli o diventa la guida della Regione o diventa Città satellite di Roma! Potrà diventare la guida della Regione solo se la classe dirigente acquisterà coscienza del compito che deve svolgere. L’alternativa è ormai questa: Roma o Napoli. Non siano così presuntuosi De Luca ed i suoi figli di pensare che Salerno si possa inserire in questo duello del tutto rusticano tra Roma Capitale e la Capitale del Meridione d’Italia. Sappiano gli scettici e gli increduli che Napoli inizia a Frosinone e finisce a Licata.
Inserito in questo contesto occorrerebbe una iniziativa. Tutti i presidenti delle società meridionali dovrebbero lanciare “Il Manifesto Sud”. Indispensabile, naturalmente, la presenza sia di De Laurentiis che Vigorito. Il sud, grazie alla provincia, deve agitare dai suoi scogli, una vecchia e buona bandiera. La “costruzione” di un discorso veramente meridionale.
Il calcio nostro, oggi ancora artigiano, e l’urgenza di trasferirlo un gradino più su. Il Napoli, naturalmente, e la sua politica al centro di molte denunzie e critiche. De Laurentiis colpevole. Bisogna suonare l’allarme anche per il Napoli: o si rinnova nel quadro appunto dei grandi mutamenti sociali e culturali che stanno avvenendo (sia pure tra tante indecisioni e sofferenze) o la Regione si indirizzerà verso altre soluzioni e smetterà di guardare al Napoli come alla società pilota.
Ecco, tanto per fare un esempio, al sottoscritto viene fuori lo spunto di sollecitare, anche politicamente se è il caso, il trasferimento di un certo tipo di mercato (quello invernale) a Napoli. Il sud ha bisogno di nuove strutture, a tutti i livelli: è giusto che anche nel calcio si rinnovi. E’ compito dell’opinione pubblica agitare questi problemi. Lo potrà questo mai realizzare, che so?, tanto per fare un esempio, un quotidiano sportivo di Roma? Non di certo: quelli di Roma fanno il centro sud e in realtà attendono che Napoli, malinconicamente, manchi ai suoi compiti per trasformarla appunto nel satellite che sappiamo. De Laurentiis (propenso ad un Napoli satellite della Roma?) questo forse non lo ha ancora capito ma la Regione sì. La Regione sa bene che Roma non metterà dito su questa faccenda e su tante altre, in cui sarà necessario creare l’alternativa. A Roma il mercato sia estivo che invernale a Milano va benone: che se ne fregano della necessità di centinaia di società del sud di alimentare, per una parte maggiore, una propria economia? Roma già prende per i fondelli con i giochi delle edizioni locali. Ecco perché è importante IL MANIFESTO SUD.
E’ importante che anche la C del sud cominci a scuotersi. L’allarme lo suono da anni, vedremo adesso se la Regione mostrerà carattere e continuità. Il Napoli, inteso nella sua organizzazione sociale economica, già in minoranza e costretto a prendere atto di iniziative che gli converrà da oggi in avanti patrocinare, in attesa che Vigorito riesca a far si che il Benevento diventi una realtà solida del calcio ai massimi livelli come è già riuscito ad altre due società di provincia e mi riferisco all’Atalanta di Bergamo ed al Sassuolo che gioca in quel di Reggio Emilia.
Purtroppo, da qualche settimana, il Napoli non galoppa, cammina. Gattuso aspetta per firmare anche per i prossimi anni. Idem Gianluca Grava ed il suo staff, strepitosi costruttori di giovani che Gattuso controlla e prima poi dovrà lanciare: il 2002 Cioffi ed il 2004 Pesce. Il campionato del Napoli è estremamente vivo, come da tempo andiamo sostenendo.
Il trio dei piccoletti potrebbe e dovrebbe essere l’arma della rinascita del Napoli nell’attesa della piena e sperata esplosione del talento nigeriano Osimhen e poggerebbe su una piattaforma in grado di “cercarla” in tutte le maniere. Potrebbe cioè avanzare Fabian recando, alla maniera dei “postini” il messaggio a domicilio; potrebbe raggiungerli Demme, con lo scambio corto o lungo (sempre preferibile); potrebbe riuscire allo stesso scopo Zielinski, con il suo magistrale cross dalla sinistra, oltre che con le sue invenzioni deliziose. Ma Zielinski ed Elmas devono puntare di più al gol!
Se Gattuso azzecca la piattaforma di lancio, in cui il più bravo manovratore resta Demme, forse la classifica potrebbe dirci qualcosina di meglio. La rincorsa al quarto posto ed alla conquista del trofeo Europa League resta negli obiettivi di questo Napoli.
Il Sudista