Death Parade: l’ex manicomio di Aversa incontra il teatro

Grande successo per lo spettacolo Death Parade, un viaggio itinerante nelle più intime esperienze umane, tenutosi sabato 13 maggio all’ex manicomio di Aversa. Un ambiente suggestivo, un’empatia degli attori che non lascia alcuno spiraglio ai dubbi sulla loro bravura, immagini forti, a tratti struggenti, che catapultano lo spettatore in un mondo all’apparenza lontano, eppure così comune a tutti gli esseri umani. Abbandono, pazzia, desiderio, morte.
I temi sono innumerevoli e la regia di Daria D’Amore, Chiare Di Bernardo e Giovanna Landolfi, è ricca di riferimenti, una regia forte che sa di vissuto e non resta in quel tipo di teatro, meramente teorico, cui spesso siamo costretti ad assistere. Una regia di tre giovani ragazze che, partendo dalla recitazione, si cimentano in un’esperienza pericolosa: coniugare teatro e luoghi, senza timore di osare. Gli attori Ivano Bruner, Daria D’Amore, Chiara DI Bernardo, Federica Fibotto, Giovanna Landolfi e Luigi Palmisano riescono a emozionare, nonostante la difficoltà dei ruoli e dell’impianto non tradizionale dello spettacolo.

E, attraverso gli spazi pieni di dolore dell’ex ospedale psichiatrico, le vicende dei personaggi appaiono contraddistinte da un’inquietante connessione con le sensazioni, il vissuto che ha riempito quei luoghi. Un percorso, sia fisico sia interiore, che mira a rispondere a una domanda ben precisa: “Quanto vale un’esistenza?”

Gianluca Grimaldi

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