Scuola elementare, “Soriano” degradata. La denuncia parte dai genitori degli allievi che hanno raccolto firme per chiedere l’intervento delle istituzioni. Portavoce della protesta si è fatto il consigliere comunale del Pdl, Orlando Esposito. “Ho ricevuto una petizione popolare – racconta il Consigliere– redatta dai cittadini residenti nella zona di Arpino. Gli stessi chiedono il ripristino delle normali condizioni igienico – sanitarie nei bagni della scuola Soriano”. La struttura, che ospita le classi elementari e sita in via Benedetto Croce, a detta dell’utenza scolastica, è completamente fatiscente. Addirittura pare vi sia la presenza di amianto. Questo preoccupa molto i genitori dei piccoli allievi proprio per i rischi
alla salute che materiale di quel genere provoca. “I cittadini – prosegue l’esponente del Pdl – riferiscono che, inutilmente, hanno segnalato alle autorità e al Comune, tale insostenibile situazione. Dicono di aver puntualmente ricevuto rassicurazioni poi nella realtà disattese”. Prosegue: “Grave preoccupazione ed allarme desta la presenza di tubi in cemento e amianto all’interno dei servizi igienici. L’allarme sanitario è grave. Invito – conclude Esposito – le autorità preposte ad intervenire urgentemente per la risoluzione del problema, nel rispetto della dignità degli scolari e delle loro famiglie, preoccupate per la fatiscenza dell’edificio nonché per le pessime condizioni igienico- sanitarie in cui sono accolti i loro figlioli”. Non tarda ad arrivare la risposta dell’amministrazione comunale: “A giorni sarà eseguita la manutenzione ordinaria dei bagni. Per gli infissi, il cui cambio è stato prescritto dall’Asl per motivi di sicurezza, è stata ultimata la gara quindi i tempi saranno leggermente più lunghi”. Sergio D’Anna inoltre si dichiara soddisfatto da come il personale non docente della scuola manutiene l’edificio: “Hanno eseguito la tinteggiatura del pian terreno – afferma l’assessore – svolgendo ciò che credo tutti debbano eseguire in molte scuole della città. Dopotutto è il loro ambiente di lavoro è tutti dovrebbero dimostrare di esserne affezionati, come mirabilmente fanno loro”.
