Al Direttivo PD Casoria
p.c.
al segretario nazionale PD
Pierluigi Bersani
al segretario regionale PD
Enzo Amendola
al segretario provinciale PD
Gino Cimmino
La fiducia all’esecutivo Letta rende non più rinviabile il mio appello a quanti ancora hanno a cuore le sorti di questo sventurato partito, tale per la pochezza etica e politica della sua classe dirigente e non di certo per la ricchezza morale dei militanti. Plaudo al centralismo democratico come pratica insostituibile per ribadire la centralità del partito rispetto alle decisioni dei singoli eletti, ma mi chiedo: perché non applicarla anche in occasione della mancata elezione di Marini e ancor più di Prodi? Plaudo alla democrazia diretta quale pratica ottimale per rendere partecipi gli iscritti della scelta del segretario e dei singoli parlamentari, ma mi chiedo: perché non consultare gli iscritti sulla scelta di far nascere
un esecutivo insieme agli impresentabili del PDL? Mi chiedo infine, come sia solo pensabile minacciare di espulsione i giovani democratici protagonisti della iniziativa occupyPD, dopo aver spacciato per nuovo ed innovativo l’esecutivo Letta sulla scorta del solo dato anagrafico e di genere dei ministri? Quando si sbandiera il rispetto delle regole si decreta, in assenza di capacità di operare delle scelte, la morte della politica. Faccio appello ai militanti del PD che, a differenza di tanti che siedono in Parlamento, hanno condotto sui territori una campagna elettorale improntata ad una netta discontinuità con il ventennio appena trascorso e mettendoci la faccia hanno chiesto la fiducia su di un programma già tradito in pieno: mi auguro che trovino la forza per opporsi con dignità all’ennesimo suicidio del partito. Se fossi stato in Parlamento non avrei esitato un solo istante a dichiarare il mio voto contrario all’esecutivo PD-PDL.
Pertanto, cari dirigenti del Partito Democratico, iniziate ad espellere me, Amoroso Pasquale, Segretario del circolo Angelo Vassallo di Casoria. Il rispetto al testamento morale di Angelo, scritto nella scelta di sacrificare il bene più prezioso, la vita, ad una opzione etica, che tutti noi dovremmo avvertire come imperativo morale, mi impedisce di accettare compromessi che tradiscono la speranza di costruire una diversa realtà. Vi prego però di far presto nel decretare la mia espulsione, perché ho già comunicato alla direzione cittadina del Partito le mie dimissioni.
Ringrazio i militanti e di dirigenti del PD che in questi anni hanno sostenuto la mia azione e mi hanno dato la loro fiducia, che spero comprendano le ragioni della mia decisione: non si può essere l’uomo giusto per tutte le stagioni. Grazie.
Pasquale Amoroso