La Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario ed i disavanzi regionali ha audito oggi il Governatore della Campania Stefano Caldoro che ha esposto la congruità del piano di rientro della Regione Campania e le criticità che il totale blocco del turnover pone inevitabilmente in termini di continuità e qualità assistenziale. A proposito di questo punto, durante l’audizione “abbiamo convenuto congiuntamente – dichiara il Presidente della Commissione d’inchiesta, Antonio Palagiano – che l’impiego di professionalità esterne
conseguente al blocco, o l’eccessivo ricorso allo strumento dello straordinario, non sempre garantiscono per la regione una gestione ottimale delle risorse finanziarie, penalizzando la spesa e la continuità assistenziale nei presidi a rischio di chiusura”. Analogamente si è evidenziato che l’eccessivo ricorso all’articolo 15 septies , che contempla la figura dei primari facenti funzioni, alla luce della recente sentenza della Cassazione espone pesantemente la regione al pagamento di ingenti somme dovute a chi per anni ha svolto funzioni apicali senza aver effettuato un concorso pubblico. È stata evidenziata, inoltre, da parte della Commissione, il cui compito principale è costituito dalla verifica dell’effettivo rispetto del diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione, “la criticità assistenziale – prosegue Palagiano – dei neonati prematuri-immaturi in alcune strutture sanitarie della Campania, come quella della ASL di Napoli 3 dove, a fronte di una popolazione che supera il milione di abitanti con oltre 10.000 parti l’anno, non è prevista alcuna unità di Terapia intensiva neonatale”.
Addetto stampa
Andrea Petrella
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