Intervista a fratel Carlo Mangione, Direttore dell’ospedale “S. Maria della Pietà” di Casoria
Il 20 giugno scorso, padre Pedro Tramontin, Superiore generale dell’Ordine dei Camilliani, dopo aver ottenuto la licenza scritta dal Dicastero dei Religiosi, ha provveduto a nominare fratel Carlo Mangione, Direttore del presidio ospedaliero “Santa Maria della Pietà” di Casoria, Superiore provinciale della provincia siculo – napoletana. Anche fratel Josè Carlos Bermejo Higuera ha ottenuto la nomina di Superiore provinciale della provincia di Spagna. Essi sono i primi due religiosi fratelli, nel mondo, ad avere ottenuto la nomina di Superiori provinciali in un Ordine Clericale dopo la deroga del canone 588/2 del codice di diritto canonico introdotta da Papa Francesco. Tale nomina di fratel Carlo, natìo di Vittoria (RG), è preceduta da vari incarichi di rilievo, dopo avere aperto, nel 1993, una casa – famiglia per malati di Aids a Mangano CT) , Diocesi di Acireale, che tuttora ospita ammalati dimessi, ma non accolti dalle famiglie. Da maggio 2022, fa parte della commissione dell’Ufficio nazionale della Pastorale della salute della conferenza Episcopale Italiana, per le missioni parrocchiali agli ammalati.
Ecco una breve intervista rilasciata gentilmente da fratel Carlo.
Quale il suo commento sulla nomina ricevuta?
Per 25 anni sono stato membro del Consiglio Provinciale, sempre in atteggiamento di servizio. Ecco, considero la nomina come il compimento del servizio assolto con lo sguardo e il cuore sempre rivolti a S. Camillo de Lellis, che si é dedicato con bontà e amore all’assistenza degli infermi, servendo Gesù nel prossimo sofferente.
L’ospedale “S. Maria della Pietà di Casoria, di cui è Direttore, si è distinto in piena pandemia per iniziative a favore della gente del territorio bisognosa di assistenza e di cura. Può citarne qualcuna?
Il presidio ospedaliero dei camilliani è sempre stato in prima linea, e lo è tuttora, non solo per fronteggiare la grave emergenza pandemica, ma anche sul piano della prevenzione per un’assistenza sanitaria di qualità. Sì, in piena pandemia, abbiamo messo a disposizione circa 100 posti letto, a seguito di un accordo con la Regione Campania, per l’accoglienza di malati non Covid, essendo le altre strutture sanitarie, Cardarelli, ospedale di Frattamaggiore, occupate da persone contagiate dal Coronavirus. Attualmente, nell’ambito dell’iniziativa “Salute per tutti e sempre” gli ambulatori sono aperti 7 giorni su 7 per esami diagnostici, prelievi e TAC con o senza prescrizione medica. Il nostro ospedale ha aperto anche le porte per la promozione della campagna vaccinale nel nostro territorio, accogliendo, in particolar modo, le fasce fragili.
Progetti per il futuro?
Anche nel ruolo di Superiore provinciale della provincia siculo – napoletana tutti i progetti che verranno messi in campo, in continuità con quanto fatto finora, saranno mirati a perseguire livelli sempre più alti di eccellenza sanitaria, accompagnata da carità e umanità. Mio intento, dunque, è di continuare a perseguire con costanza l’umanizzazione della Sanità, sull’esempio mirabile di S. Camillo de Lellis, tenendo sempre conto che si cura la persona malata, che è unica, non la malattia”.
Proprio il 14 luglio si celebra la nascita al cielo di S. Camillo …
Sì, noi abbiamo celebrato la ricorrenza in anticipo il 5 luglio scorso, il 14 prossimo saranno svolte celebrazioni in altre parrocchie presiedute dai Vescovi ausiliari. Attualissimo il messaggio della misericordia che veicola S.Camillo: misericordia, nel senso di prendersi a cuore le miserie degli altri, soprattutto degli infermi abbandonati a se stessi.