E…state a Napoli

Mi giunge una notizia sconvolgente che vi giro in anteprima assoluta: il Padre Eterno starebbe valutando l’ipotesi di inserire all’interno della lista dei peccati uno “ad hoc” per i napoletani. Il peccato in questione è “Non conoscere la propria città”.

Non conoscere la propria città dovrebbe essere un peccato a prescindere perché significa ignorare le proprie origini e un uomo senza origini è un uomo senza storia, quindi senza identità. Ma se non conoscere la propria città è un peccato, il peccato in questione diventa ancor più grave se la città è Napoli. Sì, perché nascere in seno alla dolce Partenope e non conoscere la città più travolgente e misteriosa d’Italia non solo è un peccato, ma è una vera e propria dilapidazione di ricchezza. Ma se siete incappati in questo grave peccato, fortunatamente avete l’opportunità per riparare già da subito. Il punto, però, è capire di essere peccatori. Purtroppo molti ‘napoletani’ credono che sapere dove si trovi il lungomare equivalga a conoscere tutta la città. Partendo dal presupposto che pure con una conoscenza approfondita di tutti i quartieri di Napolici sarà sempre qualche posto o qualche dettaglia che non avremo notato, ridurre ‘Partenope’ al lungomare non solo è un peccato, ma è un comportamento da stolti. Il solo centro storico, ad esempio, è uno dei più grandi musei a cielo aperto del mondo, senza dimenticare che Napoli è una città unica al mondo perché ha un volto che si contrappone a quello alla luce del sole, e mi riferisco ovviamente a Napoli sotterranea. E la città dalle mille contraddizioni non si è fatta mancare proprio niente, perché dagli abissi ci si può subito spostare in alto e toccare il cielo dal Vomero o da Posillipo, da cartolina. Eppure Napoli è così bella e immensa che anche in periferia ci sono storie e scorci da conoscere e ammirare, come la street-art che colora Ponticelli. Fare un elenco di tutte le cose belle di Napoli sarebbe praticamente impossibile, perché la bellezza di Napoli non si limita all’arte, ma va oltre e abbraccia un modo di vivere e le mille leggende che avvolgono di mistero le pietre di Neapolis. Allora che ne dici di farti perdonare questo grave peccato e di tuffarti nella città più coinvolgente al mondo? E’ uno spettacolo meraviglioso, senza biglietto d’ingresso.

 

Domenico Borriell

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