La difficilissima situazione economica e finanziaria richiede non solo ai politici nazionali l’urgenza di anteporre il bene del Paese agli interessi di Partito ( quanta scarsa levatura istituzionale stanno dimostrando, invece, costoro nel dare poco ascolto ai richiami del Presidente della Repubblica sulla necessità di cambiare la legge elettorale), ma anche alla classe dirigente locale senso di responsabilità, consapevolezza del dramma dei giovani, privi di prospettive occupazionali, e capacità di offrire il proprio fattivo contributo nell’avviare a soluzione i molteplici problemi che affliggono il nostro territorio. Per i Casoriani le priorità sul tappeto sono sicurezza (il cuore della Città ancora sanguina per la tragica morte di Andrea Nollino!), vivibilità ( i veleni dei roghi tossici uccidono sempre di più per l’aumentato numero dei casi di cancro), welfare “ai minimi storici” per i crescenti tagli agli Enti locali.
Rispetto, ad esempio, a questo ultimo problema, quali le posizioni dei partiti della maggioranza e dell’opposizione ? Come si intende realizzare la razionalizzazione della spesa pubblica per evitare sprechi e sperperi del denaro della collettività, al fine di indirizzarlo alle politiche sociali e ai servizi ineludibili? E’ questo che ai cittadini preme! Si mobilitino, allora, i nostri eletti per dare risposte
concrete ed efficaci su tale questione e sulle altre. Pare, talvolta, che diversi membri della classe dirigente locale si comportino come i nobili che , durante la Rivoluzione francese, erano interessati ancora alle loro parrucche e a curare il loro aspetto fisico, senza preoccuparsi che di lì a poco sarebbero stati mandati alla ghigliottina. Ciò che i Casoriani chiedono ai nostri rappresentanti locali è che essi maturino decisioni capaci di innescare un salto di qualità del loro modo di concepire e di esercitare l’impegno politico. La crisi planetaria che perdura e che sta determinando un ulteriore accrescimento del debito pubblico nazionale, nonostante i gravosi sacrifici (ci avviciniamo ai 2000 miliardi di euro), mette in evidenza, anche a livello locale, che non ci si può accontentare di una democrazia formale, di sole regole, indifferente ai contenuti del vivere civile; l’approfondimento quotidiano del dialogo all’interno e fra gli schieramenti politici per cercare di allargare sempre più il terreno dei valori condivisi e del patrimonio comune, appare oggi una esigenza fisiologica, non un optional, della democrazia, la quale richiede proprio tale dialogo, non beghe e lotte senza alcun costrutto. Tornando all’urgenza di effettuare una spending review (contenimento e migliore utilizzo delle risorse pubbliche) anche a livello locale, base di partenza su cui confrontarsi e dialogare potrebbe essere la serie di proposte del Pd avanzata in sede di Commissione Bilancio, tra cui: “L’approvazione del regolamento per il funzionamento delle commissioni consiliari, l’accorpamento di servizi e funzione di alcuni settori della macchina comunale, la riduzione dello staff del Sindaco, l’attuazione di un sistema di tariffazione di competenza comunale (IMU e TARSU) improntato a criteri di equità e tutela delle fasce economicamente più deboli, la riorganizzazione dei servizi e dei dirigenti al fine di utilizzare le risorse interne per evitare un ulteriore aggravio di costi per l’Ente. Una proposta che ricalca quella su cui si discute, a livello di governo nazionale, in questi tempi difficili di emergenza finanziaria, è “di approntare una seria analisi costi – benefici del patrimonio immobiliare per affrontare le criticità, procedendo, se è il caso, anche a parziali dismissioni come la vendita dei fondi di proprietà comunale localizzati a Ponticelli “. Il reperimento delle risorse permetterebbe di realizzare politiche sociali a favore delle fasce più deboli della Cittadinanza; inoltre, sarebbe possibile “procedere all’accensione di un fondo comunale di circa 80.000 euro usufruibile dalle associazioni sportive presenti sul territorio per ammortizzare i costi di utilizzo per il Palacasoria, tutelando gli sforzi economici messi in campo da tanti appassionati che attraverso questa realtà si impegnano a trasferire i valori dello sport anche a numerosi bambini, che avrebbero l’opportunità di esercitare il basket e la pallavolo, fin dall’età di sei anni; sempre a favore dei bambini, questa volta quelli più piccoli, si potrebbe, per il Partito Democratico, accendere “un fondo comunale di circa 200.000 euro utilizzabile per la realizzazione di nuove aule di scuola materna, dando la possibilità alle tante famiglie casoriane di iscrivere i propri figli in scuole pubbliche ed ammortizzare i costi di iscrizione delle scuole private”. Vorremmo che i nostri rappresentanti locali si confrontassero fra loro sui problemi reali della gente, lasciassero riscaldare il loro cuore e si spremessero le meningi per venire incontro alle necessità dei cittadini. E’ questa l’unica maniera per colmare il divario, sempre più profondo, tra società civile e politica.