Nella calda, caldissima, estate casoriana il pentolone della Giunta Municipale è sul fuoco e, al momento, bolle più di ogni altra cosa. E’ da settimane, ormai, che è molto chiacchierata l’ipotesi di rimpasto.
Un ritornello diventato incessante da quando Giulio Russo ha lasciato l’assessorato alle Politiche sociali, posizione ancora vacante nella squadra del sindaco Pasquale Fuccio. Il rimpasto della giunta, allo stato attuale, è diventato un’ipotesi decisamente concreta. Il sindaco, nei frequenti contatti con gli esponenti dei partiti che compongono la sua maggioranza, avrebbe chiesto i nomi. Nomi che, dopo la spartizione delle deleghe, sono arrivati sul tavolo del primo cittadino.
E così il nome più caldo per quanto riguarda il Bilancio è quello dell’Avvocato Rinaldi, mentre l’Ambiente passerebbe da Pietro D’Anna ad Antonio Ricciardi, che in data odierna è l’assessore alle attività produttive e allo sviluppo della periferia. Oltre all’Ambiente, quest’ultimo prenderebbe anche la delega al Patrimonio comunale, il cui detentore al momento è Fabio Esposito. L’esponente di LiberaMente, tuttavia, sarebbe riconfermato nella squadra di governo, passando ai Lavori pubblici, mentre la titolare in carica dell’assessorato, la dottoressa Marianna Riccardi, passerebbe alla P.m.
A prendere la delega alle Politiche sociali e alla pubblica istruzione, come già detto lasciata vacante dall’addio di Giulio Russo, dovrebbe esserci Tommasina D’Onofrio. Il sindaco avrebbe congelato la delega all’Urbanistica, che dovrebbe andare ad “Italia dei Valori”: uno dei nomi caldi, da notizie in nostro possesso, sarebbe quello dell’architetto Daniele Marino.
A Maria Stella Cassettino “Contratti e Contenzioso”. Per sostituirla all’assessorato degli “Affari istituzionali, risorse umane e innovazione tecnologica” sarebbero stati fatti 6 nomi, tra cui quello di Giovanni Marigliano, noto esponente -nonchè ex consigliere comunale- del Partito Democratico. A Maria De Rosa “Ragioneria, Finanze, Economato e Tributi”.
Vedremo cosa uscirà fuori dal pentolone in questa calda estate casoriana. La cosa certa è che l’acqua bolle dalle parti del palazzo di città.