“Tanti complimenti dal Napoli alla Viareggio Cup ma nessuna richiesta ufficiale per i nostri ragazzi”
Il Napoli con l’arrivo di Benitez ha un volto sempre più internazionale in virtù anche di un lavoro volto ad aprire la propria visione compiuto in tal senso negli ultimi anni sia per la prima squadra che per il settore giovanile. Internazionalizzarsi significa anche approfondire la conoscenza di altre realtà in Europa riguardo all’organizzazione dei vivai. La redazione di IamNaples.it ha compiuto un viaggio nel settore giovanile dell’Anderlecht attraverso un’intervista esclusiva a Vincenzo Sollitto, responsabile del progetto giovani della società belga in Europa in virtù anche della partnership con l’Acs Golden Team, realtà di cui Sollitto è direttore generale. Dalla Viareggio Cup vinta dall’Anderlecht lo scorso Febbraio alle storie di due giocatori del Napoli come
Dries Mertens e Omar El Kaddouri, l’intervista affronta tante questioni interessanti:
A Febbraio l’Anderlecht vinceva la Viareggio Cup in finale contro il Milan. Cosa ha significato per la società belga quel trofeo?
“La Viareggio Cup è stata una vetrina importantissima; l’Anderlecht crede molto nel valore di questa competizione, a differenza di altri tornei. Trionfare ha dato poi credibilità all’importante lavoro compiuto che entra in una logica di grande attenzione al settore giovanile. Recentemente l’Anderlecht ha vinto un torneo ad Amsterdam under 17 con la formazione under 16; questo risultato la dice lunga sulla forza di questo vivaio. A Viareggio i nostri ragazzi si sono messi in mostra e sono arrivate, infatti, offerte da società italiane, inglesi e spagnole”
il giocatore che a Viareggio ha entusiasmato di più gli addetti ai lavori è Jordan Lukaku, esterno sinistro classe ’94. Ci sono società italiane che si sono interessate a lui? Il Napoli si è fatto avanti per Lukaku o per altri calciatori dell’Anderlecht?
“Il Napoli ci ha fatto più volte i complimenti per il lavoro svolto ma non ha presentato nessuna richiesta ufficiale né per Lukaku né per altri giovani talenti dell’Anderlecht. In Italia il Milan si è fatto avanti per Lukaku; c’è stato anche un incontro per imbastire la trattativa, ma la società rossonera non ha voluto soddisfare la richiesta di 2.5 milioni di euro e così l’affare non è decollato”
Il Napoli ha in rosa due calciatori cresciuti nel vivaio dell’Anderlecht: Dries Mertens e Omar El Kaddouri. Che ricordo hanno di questi due calciatori in casa Anderlecht?
“Pochi giorni fa ho parlato con Jean Kindermans, direttore generale del settore giovanile dell’Anderlecht, e mi ha detto che Mertens è un ragazzo a cui è molto affezionato, l’ha definito educato e con la testa al posto. Su El Kaddouri mi hanno raccontato, invece, il ricordo di una ferita. Omar partecipò alla Viareggio Cup con l’Anderlecht nel 2008 e impressionò tutti gli addetti ai lavori. Quando gli agenti Fifa vennero a conoscenza che il giocatore non aveva ancora un contratto da professionista, l’albergo dove alloggiava l’Anderlecht fu preso di mira; tutti cercavano di stringere i contatti con questo talento. I dirigenti presenti in Toscana chiamarono in Belgio e rivelarono il rischio di poter perdere questo ragazzo. L’Anderlecht fu eliminata dal torneo e al ritorno a Bruxelles furono immediatamente contattati i genitori di El Kaddouri per fargli sottoscrivere un contratto da professionista. Le parti s’incontrarono di venerdì pomeriggio, l’intesa fu raggiunta ma per formalizzare il tutto El Kaddouri e la famiglia dovevano ripassare il lunedì ma non si presentarono nella sede dell’Anderlecht; Omar così si trasferì a Brescia e l’Anderlecht si è dovuto accontentare dei premi di preparazione previsti in base ai parametri Fifa per un giocatore di grandi prospettive. Dopo la vicenda El Kaddouri, negli ultimi anni il nostro albergo al torneo di Viareggio è blindato”
Crea sempre molto dibattito la questione delle regole riguardo ai contratti da professionisti per i giovani. Qual è la tua posizione in merito? Pensi ci siano le giuste garanzie per le società?
“Credo che l’art.19 dello Status Transfer della Fifa disciplini bene la situazione. Se, dopo il compimento dei sedici anni d’età, una società professionistica non blinda un proprio talento, poi a mio avviso non deve lamentarsi se arrivano le sirene estere, soprattutto inglesi. La domanda da farsi è: Ci credo veramente in questo ragazzo? Se sì, bisogna contrattualizzarlo. Ho sentito spesso delle lamentele in tal senso ma penso che bisogna crescere sotto il profilo della gestione, mostrando autorevolezza. All’Anderlecht è successo con Henen, attaccante classe ’96 che, attratto dalle sirene del Manchester United e dal corteggiamento di Ferguson, ha rifiutato le avances di una formazione di serie B italiana. La società ha subito fatto vedere chi comanda spedendolo più volte in panchina”
Dall’Anderlecht all’Acs Golden Team, di cui tu sei il direttore generale. Di cosa si occupa questa società?
“La Golden Team s’interessa di calcio a 360 gradi, occupandosi di sviluppo dei settori giovanili, organizzazione ritiri estivi o invernali, scouting, organizzazione delle scuole calcio, la gestione delle società. La nostra associazione è pronta a dare il proprio contributo professionale per stage, campus e realizzazione di nuovi progetti sportivi, oltre che avere un’anima molto radicata nel campo dello scouting”
Ciro Troise
FONTE IAMNAPLES.IT