Quando gli ex studenti restano legati al proprio ateneo, crescono, fanno esperienze e trasferiscono ciò che hanno appreso proprio nella loro amata facoltà. E’ successo a due ex studenti della provincia di Napoli: Gianluca Sionne e Giuseppe Rutigliani. Oggi imprenditori nel settore della ristorazione con un marchio in fortissima ascesa: PasteRè, un nuovo modo di concepire il fast food dove la rapidità si coniuga con la qualità e che inaugura il suo primo corner partenopeo, dedicato ai giovani studenti.. Venerdì 26 ottobre, la Facoltà di Farmacia dell’Università Federico II in via Montesano al Rione Alto, sarà dunque teatro di un evento che non ha precedenti. All’attesissimo appuntamento, saranno presenti importanti personalità del mondo politico ed istituzionale cittadino, oltre, ovviamente al rettore ed alle più alte cariche del prestigioso ateneo partenopeo. Una realtà imprenditoriale giovane, quella di PastaRè, nata da un gruppo di ex studenti della Federico II, che mette a frutto le competenze maturate nel corso degli studi e l’esperienza di anni di ricerca nel settore del food. PastaRè è un concetto nuovo di ristorazione
riassunto nel claim che accompagna il marchio: slowfastfood. .“Siamo orgogliosi di aprire il primo corner napoletano proprio all’interno dell’università che ci ha formati, soprattutto perché anticipa di poco le prossime aperture del franchising all’estero. E’ proprio all’estero che il nostro format sta riscuotendo grande successo: in Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, persino negli Stati Uniti e in Kazakistan, semplicemente perché a tavola l’Italia ha fatto storia e fa cultura più di qualunque altro Paese. Sposiamo l’idea di pasto veloce, quella di franchising, ma nei piatti mettiamo solo i prodotti migliori delle nostre aziende e delle nostre terre. “Slowfast, il giusto tempo. Su questo terreno giochiamo la nostra sfida alla ristorazione tradizionale, traendo spunto dalla praticità dei fast-food americani e miscelandoli con l’italiana filosofia slow-food. Attenti al tempo, ma attenti anche a noi stessi, alla qualità di quello che mangiamo. Perché la pausa pranzo, per noi di PastaRè, è anzitutto un momento per volersi bene – dichiara Giuseppe Rutigliani, laurea in economia e commercio alla Federico II, socio fondatore e responsabile Comunicazione e Marketing di PastaRè, che continua – Nelle tematiche relative all`alimentazione i giovani italiani sono curiosi, attenti al prezzo e alla diversificazione del tipo di pasto. Ma anche alle qualità nutrizionali, che nella pasta sono decisamente superiori. Bisognerebbe consumare una porzione di pasta al giorno, che accompagnata a verdura o legumi diventa un pasto completo. Anche per gli sportivi.” Conclude Rutigliani.
Mario Setola