I bambini delle classi quinte con la maglietta della gioia, su cui è stato stampato il disegno del loro amico “speciale”; ai polsi nastrini blu (colore dell’autismo) e verdi (colore della speranza).
Ho incontrato i docenti delle classi quinte dell’I. C. 1° “Ludovico da Casoria” centrale in occasione della Giornata Mondiale Della Consapevolezza Sull’Autismo celebrata all’inizio del mese di Aprile: ho avuto modo di constatare la qualità del loro assiduo impegno educativo mirato ad una inclusione sempre più efficace dei bambini autistici presenti nelle loro classi. E’ maggiormente maturata in me la consapevolezza, dopo avere ascoltato e dialogato con gli insegnanti, di quanto sia necessario, didatticamente parlando, non accontentarsi, non “volare basso” con gli alunni, in particolar modo con gli studenti disabili, e ho richiamato alla memoria quanto ha affermato lo scienziato austriaco Heinz Foerster sul fatto che nella relazione d’aiuto è fondamentale “CREDERE PER VEDERE”, e non viceversa. Sta, perciò, nella nostra capacità di educatori di sognare, immaginare, credere che un alunno con disabilità, anche complessa, possa avere un’evoluzione; solo questa convinzione può mettere in atto e confermare la positività delle scelte didattiche. Certamente, la capacità di immaginare non va confusa con il pressapochismo confusionario, estemporaneo e illusorio; tale abilità va esercitata e sperimentata, anche per comprendere il limite del sogno, senza aspettarsi di diventare onnipotenti. Ciò ho riscontrato nei docenti delle classi quinte, come del resto si evidenzia nello stile educativo di tutti gli insegnanti della “Ludovico da Casoria”, sempre pronti a mettersi in gioco, a sperimentare, a rivedere i loro punti di vista, a confrontarsi costruttivamente, in un’ottica di piena corresponsabilizzazione nei processi di inclusione, fortemente sollecitati dalla Dirigente, prof.ssa Maria Grazia Puzone. E’abituale rilevare che il nucleo fondamentale del comportamento autistico (disturbo dell’interazione sociale, compromissione della comunicazione verbale e non verbale, anomalie nell’ambito delle attività e degli interessi) presenta nei diversi soggetti caratteristiche particolari, quindi i docenti hanno sottolineato che ciascuno dei bambini richiede interventi educativi specifici. Tuttavia, ciò che mi ha colpito è l’atteggiamento accogliente dei compagni, il loro stile relazionale inclusivo nei confronti dei bambini diversamente disabili, tutti perfettamente integrati nei vari gruppi – classe. Ciò mi è stato confermato anche dagli insegnanti, di cui riporto quanto hanno dichiarato nel corso della conversazione:
“Gli alunni delle classi quinte dell’I.C.1 LUDOVICO DA CASORIA sono alunni “speciali”, che da anni dedicano attenzioni, sostegno, solidarietà, affetto ai loro compagni autistici, ancora”più speciali”.Compagni di viaggio, sensibilizzati, informati, educati al rispetto della diversità, il 2 Aprile, “Giornata Mondiale Per La Consapevolezza Sull’Autismo”, hanno socializzato e condiviso l’amore, le attenzioni che ogni giorno dedicano ai loro compagni, attraverso dibattiti in classe, visione di film che trattano il tema dell’integrazione e dell’inclusione. Quest’anno hanno indossato la maglietta della gioia, su cui è stato stampato un disegno fatto dal loro “amico speciale”, scritto frasi affettuose, realizzato personaggi di sketch animati che trattano il tema dell’integrazione di tutti i bambini con
difficoltà, non solo l’autismo, hanno indossato al polso due nastrini di colore blu ( colore dell’autismo) e verde colore della speranza scelto da un altro amico speciale che ha detto: ” Per la festa dell’autismo vorrei disegnare un trenino portachiavi per ogni mio compagno e offrire un panino col prosciutto cotto”. Quando gli è stato chiesto che cosa fosse per lui l’autismo, ha risposto che l’autismo è un “modo di essere”. Questo ci ha chiesto e detto Donato. Quando un bambino autistico parla di “ festa dell’Autismo” significa che ha percepito che quello è un momento di gioia, di amore, ma anche di consapevolezza, si sente accettato e incluso, e vuole condividerlo con gli altri, nonostante i momenti difficili. Due mondi si sono incontrati divenendo l’uno la chiave dell’altro. La sfida dell’inclusione passa attraverso questo e promuovere l’inclusione scolastica e sociale delle persone affette da Autismo è l’obiettivo che si pongono le associazioni che tutelano i diritti delle persone autistiche. I nostri alunni alla fine dell’anno scolastico saranno premiati da tutti i docenti, come “classi davvero inclusive” per l’impegno che hanno profuso nei confronti di tutti i compagni con disabilità. La legge 170 indirizza sempre con maggior forza la scuola verso una “didattica inclusiva”, noi lo facciamo da sempre e bene, semplicemente adesso volevamo farlo sapere. “Forse anche noi siamo diventati docenti speciali “ !! .
Antonio Botta