#FestivalEuropeen – Non è solo follia ultras #2

C’è un proverbio arabo che dice: “Parla soltanto se sei sicuro che quello che dirai è più bello del silenzio”. Voglio utilizzarlo per la seconda puntata di “Festival Europeen” perché è sempre più evidente il fatto che viviamo in un momento storico dove tutti sentono il dovere di commentare tutto, senza usare strumenti analitici.

E’ molto semplice, troppo semplice ridurre i fatti di Repubblica Ceca-Croazia ad una semplice sentenza: “follia ultras”. Breve, efficace e porta a casa qualche like sui social. Facciamo una piccola premessa: io non giustifico niente, non sono l’avvocato difensore di nessuno. Però ogni volta che vedo dei fenomeni, per attitudine personale, sono abituato a farmi delle domande. La Croazia stava vincendo, per quale motivo gli ultras croati avrebbe dovuto compiere atti che, in un primo momento, hanno tutti gli aspetti dell’autolesionismo? Così, dopo un’attenta ricerca, ecco che spunta un nome: Zdravko Mamic. Chi è questo signore? E’ una personalità “di spicco”, si fa per dire, dei settori dirigenziali del calcio croato. La sua carriera non si è mai alienata da polemiche, squalifiche e ingiurie verso i nostri colleghi della carta stampata. Mamic, secondo molti dei suoi oppositori, è l’uomo che tiene in ostaggio il calcio croato: tra le accuse rivolte a Mamic c’è quella legata alla gestione dei cartellini dei giocatori più prestigiosi del paese balcanico, con la complicità del figlio Mario. Insomma, parlare di “follia ultras” è abbastanza riduttivo, quella dei croati nasce come una protesta contro un sistema. Ora possiamo discutere sui modi, che io non condivido. Ma chi fa informazione ha il dovere di scavare e cercare i “perché”, i commenti di facciata si fanno al bar davanti ad una birra.

Tuttavia qualora dovessero ripetersi gli episodi di Saint-Etienne, la Croazia prenderà il primo volo di ritorno per Zagabria. Ed è per questo che non è così scontato che l’ottavo di finale dell’Italia sia contro i vicini balcanici. Eh già, chi se lo aspettava? Gli azzurri di Antonio Conte, dopo appena due giornate, non solo sono già qualificati alla fase ad eliminazione diretta, ma sono già matematicamente certi del primato nel girone e aspettano la propria avversaria, che sarà la seconda classificata del Gruppo D. Salvo clamorosi sviluppi, dovrebbe essere proprio la Croazia. Ma ci sono diversi aspetti, sportivi e non, che fanno tremare Modric e compagni. Il primo aspetto è quello “non sportivo”, legato ad una squalifica in caso di episodi simili a quelli di Saint-Etienne con protagonisti i supporters croati. Il secondo aspetto, invece, è tutto agonistico perché la Croazia giocherà contro la Spagna e la Repubblica Ceca giocherà contro la Turchia, quasi eliminata dopo il “crollo di Nizza”, anche se non cederà nulla ai cechi perché spera ancora in un terzo posto dal sapore di qualificazione. Ad ogni modo se la Croazia perde con la Roja e la Repubblica Ceca vince, il secondo posto del Gruppo D dipenderà dai cavilli del regolamento.

E’ paradossale, ma con un secondo posto l’Italia avrebbe avuto un cammino decisamente più semplice. Con il primato in tasca, gli “Azzurri” vedono all’orizzonte una Germania ai quarti di finale e la Francia in semifinale, con lo spauracchio Croazia agli ottavi. L’argento nel Gruppo E, invece, avrebbe proiettato i ragazzi di Conte in un’inedita sfida contro la prima della classe del Gruppo F. Prima che ancora non si è rivelata agli occhi del mondo, dato che il Portogallo ha steccato anche alla seconda uscita, con Cristiano Ronaldo che dopo aver sbagliato il rigore nella sfida all’Austria, guarda con nostalgia al rigore vincente di Milano con cui ha regalato l’Undecima al Real Madrid. L’Ungheria guida momentaneamente il raggruppamento, con l’Islanda che non è più la Cenerentola, ma una simpatica guastafeste.

Nel girone dei padroni di casa, le favole Romania e Albania si giocano il terzo posto (che per 4 delle 6 terze significherà qualificazione). La squadra di De Biasi andrà a caccia dei primi punti in questo europeo, dopo aver sfiorato l’impresa contro la Francia, con i transalpini che hanno rotto la diga albanese soltanto al 90′ con Griezmann. I galletti sono già certi del passaggio alla fase ad eliminazione diretta, ma dei 6 punti conquistati fin ora, 4 sono arrivati nei minuti finali. Hanno il merito di crederci fino alla fine, ma non hanno mai convinto fin ora. Ma se riusciranno a mantenere il primato nella sfida con la Svizzera, avranno una strada poco complicata fino alla semifinale: Pogba e compagni sono ancora i grandi favoriti di questa competizione.

Nel secondo raggruppamento la Russia sembra aver tolto alla UEFA l’imbarazzo di dover infliggere una squalifica storica a qualcuno. Dopo essere caduti sotto i colpi di Hamsik e compagni, i “giganti dell’est” dovranno affondare il Galles di Bale e sperare in una serie di combinazioni per vedersi proiettati agli ottavi di finale. E battere il Galles di Bale non è semplice, lo sanno bene gli inglesi di Hodgson: dopo un successo scoppiettante ai danni della Slovacchia, il Galles stava per compiere l’impresa ai danni dei cugini dell’Inghilterra. Ad aprire il tabellino è stato proprio il fuoriclasse del Real Madrid, ma l’uomo copertina del “miracolo Leicester”, Vardy, ad inizio ripresa ha riportato il risultato in parità. Nel finale la doccia gelata: Sturridge, 2-1 per l’Inghilterra. E il gruppo B resta quello con più nodi da sciogliere in vista degli ottavi.

Salvo capovolgimenti di fronte alquanto improbabili, Germania e Polonia andranno avanti a braccetto rispettivamente come prima e seconda forza del proprio girone, dopo aver pareggiato 0-0 nello scorso match. Solo l’Irlanda del Nord può spezzare questo binomio, mentre l’Ucraina, dopo le due sconfitte nelle prime due gare, ha già preso la strada del rientro verso Kiev. I gialloblu sono i primi eliminati di Euro 2016.

Le ultime 12 partite ci consegneranno le squadre che andranno a fare compagnia alle già qualificate Italia, Spagna e Francia alla fase ad eliminazione diretta. Nazionali, a voi il campo: l’Europa vi osserva.

 

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