INDIRIZZI DEL PUC
FILOSOFIA PURA APPLICATA: REALIZZAZIONE DI RESIDENZE NELLE AREE LIBERE
L’Amministrazione Comunale e la sua variegata maggioranza hanno proposto ed approvato in Consiglio Comunale una delibera di indirizzi per la redazione del PUC, che si raffigura solo come rappresentazione retorica di un esercizio di filosofia pura, che rimarrà tale per la semplice constatazione che chi ci governa non ha né la capacità, né la sensibilità, né la volontà di passare dal piano filosofico al piano fattuale. Del resto come si può pretendere che principi di crescita ordinata possano essere patrimonio
di una classe dirigente (politica e tecnico – amministrativa) che ancora oggi continua a perpetrare lo scempio del territorio con una serie aperta di piani casa, avulsi ed in contrasto a qualsiasi corretta visione e previsione compatibile con esigenze di crescita ambientale e sociale per la nostra comunità.
Il governo del nostro territorio non può essere affidato ad un ceto politico e ad una dirigenza tecnica che, con sospetta fretta e solerzia, si apprestava a rilasciare un cambio di destinazione da commerciale a residenziale sul sito potenzialmente inquinato come la Tubi Bonna dopo che PD già da tempo aveva sollevato il problema della mancata bonifica di tale area e dopo che le Autorità competenti avevano già prescritto alla proprietà la presentazione delle dovute certificazioni di avvenuta bonifica da amianto e del piano di caratterizzazione.
Il governo del nostro territorio non può essere affidato ad una variopinta maggioranza che interpreta la salvaguardia delle aree libere come autorizzazione ad insediamenti residenziali ammantati e contrabbandati come “housing sociale”.
Questa è pura follia e non intendiamo lasciare il futuro del nostro territorio e della nostra città in mano ad un manipolo di barbari incoscienti incapaci di dare una pur minima speranza di futuro diverso.
Il PD si opporrà sempre ed in tutte le sedi a che nel nostro territorio vengano realizzate nuove case, consapevole che la valorizzazione del territorio passa per scelte di natura diversa che scaturiscono da una analisi delle esigenze e delle carenze, ponendosi obiettivi precisi e condivisi in una visione di assetto generale del territorio.
Il PD a tutela di uno sviluppo ordinato e compatibile del territorio, ha votato contro le delibere di piano casa che prevedevano insediamenti residenziali nelle aree dismesse, e coerentemente con la linea sposata ha presentato emendamento alla delibera di indirizzo finalizzato a che nelle zone libere delle aree dismesse non fossero previste nuove residenze contrabbandate con il bel nome di housing sociale e fossero salvaguardati gli standards urbanistici.
Tutto è stato vano, la capacità di articolare proposte di salvaguardia e pianificazione regolata del territorio sono definite ostruzionistiche e distruttive, da chi intende la politica solo come un esercizio personale di potere e denigra qualsiasi posizione politica diversa ed autonoma.
In Consiglio, la conservazione dei piccoli privilegi personali di questa pletorica variegata maggioranza porta a spegnere qualsiasi processo dialettico, portatore di scelte democratiche.
Il PD, in un’aula silente, pronta solo ad alzare la mano per approvare i capi all’ordine del giorno graditi al capo, rimane costantemente da solo ad affrontare ed approfondire le varie tematiche in discussione.