Il coordiantore di Sinistra e Libertà Fortunato De Rosa, traccia un bilancio sull’azione politica dell’amministrazione Ferrara, lanciando spunti di riflessione e non lesinando critiche alla stessa opposizione. Gli ultimi due anni sono passati senza grossi cambiamenti afferma De Rosa, un tempo dedicato ad un’inutile corsa al potere che ha causato imperdonabili ritardi, a discapito delle attività che promuovono la città. I partiti dell’opposizione costretti al ruolo d’inseguitori di sterili vicende amministrative, hanno prodotto un’attività politica asfittica e senza prospettive.
Si è preferito soccombere a quella vocazione nichilista, che per troppi anni, al sud, e nello specifico a Casoria ha favorito convivenze tra poteri occulti e politica, provocando una pericolosa resistenza alla penetrazione dello stato. Una questione, quest’ultima, che Sel, seppur, al momento priva di rappresentanza istituzionale, pone tra le prime del suo programma politico cittadino. C’è la necessità, continua De Rosa, di smuovere la resistenza di quest’amministrazione, come delle precedenti, nel promuovere azioni concrete, risolutive dei problemi, che attanagliano Casoria da 40 anni ed oltre, è e sarà nostro, doveroso, proponimento. A partire dal funzionamento della macchina comunale, la vera sfida si concretizza, a nostro parere, nella conquista, anche se lenta, della normalità. C’è la necessità insiste il segretario cittadino di liberare la città da feudatari invadenti, questo l’obiettivo, che poniamo tra i fondamentali per il definitivo riscatto di quanti purtroppo, anche nel centro-sinistra, si sono assuefatti alla condizione di suddito, abdicando a favore di uno sparuto gruppo di “sempre verdi”, almeno così credono di essere, che da sponde (almeno all’apparenza) opposte vivono nella convinzione di essere i padroni del vapore. E’ fondamentale ragionare con quelle realtà presenti sul territorio, che la politica ha fatto allontanare. Non è un caso infatti che questa città ha dato i natali ed ha adottato personaggi, contemporanei, oggi eminenti del mondo delle scienze, della cultura, dell’arte e della pubblica amministrazione; gente che, nella migliore delle ipotesi, a Casoria ci viene solo per dormire. È ai loro saperi che dobbiamo attingere, quotidianamente, in maniera proattiva per risvegliare la città dal coma, evitandogli, di contro, le sterili partecipazioni “tappezzeria” a cui spesso li costringono le cariatidi della politica locale.