Si è concluso domenica scorsa, con la rielezione alla carica di presidente nazionale di Giorgia Meloni, e l’approvazione del nuovo simbolo, il secondo Congresso nazionale di “Fratelli d’Italia”, di scena a Trieste, la più “italiana” delle città. Animato da 5000 delegati, provenienti da ogni regione d’Italia, il Congresso rappresenta un vero e proprio spartiacque, nella breve storia del partito. Erano maturi i tempi, affinché la cosiddetta “Generazione Atreju”, alla quale appartiene a pieno titolo anche la Comunità di Casoria, prendesse le redini del movimento, facendone l’approdo ideale per tutti i “patrioti”, declinando questo termine in chiave moderna. In tal senso, era necessario riconfigurare il rapporto con le esperienze che rappresentano il retaggio politico-culturale di FdI: da oggi, non più eredi, ma prosecutori della storia gloriosa di Msi e Alleanza Nazionale. Il Congresso Nazionale tuttavia aveva il compito di eleggere la nuova assemblea nazionale, organo del partito che ne indirizza la vita, in termini politici e organizzativi. La Comunità di Casoria porta a casa un risultato non solo di prestigio. Due suoi rappresentanti, infatti, sono stati eletti in assemblea. Si tratta di Luca Scancariello, e di Rosario Busco. A loro, un sincero augurio di buon lavoro da parte dell’intera Comunità militante.
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→ Fratelli d’Italia: Casoria conquista due seggi nell’assemblea nazionale del partito