Oggi 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, data simbolo scelta dal Consiglio delle Nazioni Unite, il 17 dicembre 1999, in ricordo del trucido assassinio avvenuto nel 1960 delle tre sorelle Mirabal unite nel tentativo di contrastare il regime di Rafael Lèonidas Trujillo, il dittatore che tenne la Repubblica Domenicana nell’arretratezza per oltre 30 anni. Una storia che apre le nostre menti a tanti altri casi simili di violenza mobilitando iniziative e attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica. In Italia è sentita questa ricorrenza e molte sono le associazioni che sono sensibili a tale evento. Secondo i dati Istat rilevati nell’anno 2008/2009 negli ultimi tre anni risultano quasi 11 milioni su 24 mila le donne di età compresa tra i 14 e i 65 anni che nella loro vita hanno subito una violenza da un uomo, nel 19% dei casi si è trattato di molestie fisiche e 3 volte su 4 di persone conoscenti e familiari. Oggi in Italia una donna su tre nella sua vita è stata vittima di violenza. Come non ricordare la storia di Sakineh e quella, fortunatamente a lieto di Aung Saan Su Ky, che in questo momento rappresentano a pieno la forza e l’ardore che le donne hanno nel portare avanti battaglie di civiltà e di libertà. E’ banale dire che ogni giorno vi dovrebbe essere l’attenzione per questi temi, ma è giusto soffermarsi in una data precisa, per ricordare come il tempo e soprattutto il progresso, abbiano fatto si che le donne, che fino a qualche decennio fa erano semplice oggetto, oggi rappresentano un punto di riferimento per il mondo intero.