Spesso ignoriamo i tesori della nostra città : vi passiamo accanto distrattamente, soffermando lo sguardo soltanto di sfuggita. Eppure sulla strada di casa, accanto al nostro bar preferito oppure di fronte al nostro negoziante di fiducia, possono nascondersi dei piccoli gioielli artistici che ci rivelano qualcosa in più della storia della nostra città.
A riscoprire uno di questi tesori nascosti di Casoria sono stati gli alunni della Scuola Paritaria Orsini, impegnati nel progetto “Maggio dei Monumenti a Casoria” indetto dal 29° Distretto Scolastico. Il monumento “adottato” dalla scuola Orsini è la piccola Cappella della Congrega del Carmine, sita in Piazza Cirillo. I piccoli allievi della scuola, dalla seconda alla quinta elementare,sotto la guida delle maestre, hanno ricercato tra le fonti archivistiche a disposizione del Comune per ricostruire la storia della Chiesa e hanno messo a punto un percorso per i visitatori, favorendo la conoscenza e l’apprezzamento di un monumento troppo spesso ignorato.
Così veniamo guidati dal giovane Michele Russo e dai suoi compagni, tutti guide in erba, nel percorso che dal sagrato giunge all’altare, mentre ci vengono forniti i dettagli artistici ed architettonici dell’edificio. La chiesa,costituita da una sola navata, risale al 1651 circa ed è di stile barocco, come dimostrano i ricchi dettagli interni. La cappella consta anche di una cripta e di una congrega laterale che risultano essere inagibili perché pericolanti. Un rischio che, purtroppo, corrono molti monumenti dimenticati spesso condannati al degrado o nel migliore dei casi affidati alle cure di lodevoli volontari, come la signora Franca che si occupa della Cappella della Congrega del Carmine e ha aiutato gli allievi della Scuola Orsini nelle ricerche.
Le maestre confermano l’evidente entusiasmo dei giovani allievi, che hanno partecipato con interesse al progetto iniziato a marzo di quest’anno. Anzi, per poter offrire un contributo al recupero del monumento da loro adottato,i bambini hanno devoluto a favore della Cappella il ricavato della vendita di fragole organizzata dalla loro scuola.
Quello fornito dagli alunni della scuola Orsini è un piccolo grande esempio di sensibilizzazione e salvaguardia dei tesori nostrani, spesso vittime di un’ingiusta indifferenza.