NAPOLI – È stata inaugurata nel pomeriggio di mercoledì 11 ottobre 2017 presso la cartolibreria A-Store Srls in Via Port’Alba la mostra ‘FEMmINAe ARTE’, che vede la partecipazione di nove artiste campane, ognuna con un’opera pittorica o fotografica che rappresenta la donna, con modalità diverse. L’idea della mostra è nata su volontà della poetessa e scrittrice, artista e giornalista Emilia Sensale, vittima di una violenza arrivata a condanna alcuni anni fa e che recentemente ha presentato denuncia per un’altra dolorosa vicenda. Un’idea fortemente voluta e promossa dalla 28enne napoletana come semplice incontro tra artiste, conosciute e apprezzate in vari eventi culturali, unite contro la violenza sulle donne, un evento che rappresenta la volontà di rinascita dopo tanto dolore, una volontà che unisce per vari motivi le partecipanti. Le artiste in mostra sono Aurora Aspide, Nadia Basso, Concetta De Domicis, Vittoria De Luca, Nina Esposito, Barbara Karwowska, Concetta Marrocoli, Luciana Ruoppolo ed Emilia Sensale.
Aurora Aspide propone l’opera ‘E mo’ basta! Si cambia musica’, la riproduzione di un vecchio 33 giri con il volto di una figura femminile incorniciato dalla scritta ‘fuori dalle tenebre ho deciso di vivere’. Nadia Basso ha dipinto Miriam Makeba, anche nota come Mama Afrika. ‘Dalle ceneri dell’Araba Fenice’ è il nome dell’opera di Concetta De Dominicis, che rappresenta la donna che grazie al suo coraggio rinasce dal dolore della violenza. Vittoria De Luca propone una donna che sta per mangiare il mondo ma non per distruggerlo, bensì per farlo rinascere dentro di lei, come simbolo di fame di conoscenza e libertà. ‘TI CREO, ma a immagine di chi…’ è il titolo dell’opera di Nina Esposito, una donna che viene creata ma i suoi lineamenti risultano morbidi e ricchi di riflessi, fragile e al tempo stesso forte. Barbara Karwowska partecipa alla mostra con la sua opera ‘…mistero – LANIFICIO 25’, dove la figura di donna è l’attrice e regista Anita Mosca durante lo spettacolo teatrale ‘La Svergognata’. Opera fotografica quella di Concetta Marrocoli, una elaborazione digitale dove una donna esce dal bozzolo proprio come una farfalla, simbolo dell’abbandono di ciò che la teneva prigioniera. Trittico in digital art per Luciana Ruoppolo, una donna che mostra però la stessa espressione rassegnata, eppure i colori e le luci diverse dimostrano la sua volontà di rinascita. Si intitola ‘3MarE’ l’opera di Emilia Sensale, tre figure femminili che rappresentano la stessa Emilia in tre momenti della sua vita fatti di violenza fisica e psicologica e di rinascita. Tutte hanno realizzato durante l’inaugurazione un fiorellino rosso su un cartongesso sul quale era scritto ‘no alla violenza sulle donne’, un’iniziativa estemporanea per ribadire un importante messaggio.