Dall’ingegno del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli e del Centro Interdipartimentale di Ricerca CERMANU arriva “GreenAmbio Tech” lo spin-off accademico che promuove un modello di bonifica verde per i terreni inquinati. Un modello costruito sulla componente umificata presente nel compost da frazione organica municipale o da biomasse agrarie, e in materiali lignocellulosici da bioraffinerie, scarti destinati allo smaltimento in discarica o all’inceneritore.
La sostanza organica contenuta in questi materiali è un eccellente biosurfattante naturale che permette di rimuovere velocemente ed efficacemente, con un biolavaggio in situ di suoli contaminati, la maggior parte degli inquinanti organici e dei metalli pesanti. Obiettivo dello spin-off è legare le tecnologie di bonifiche verdi alla valorizzazione in compost degli scarti organici urbani ed agricoli e trasferire tutte le competenze scientifiche e tecnologiche per usare adeguatamente il materiale umificato estraibile dalle biomasse compostate dalle municipalità. Le tecnologie dello spin-off possono essere impiegate in Campania per bonificare i suoli e sedimenti marini di Bagnoli e Napoli Est, i sedimenti dei porti, e le aree inquinate della Terra dei Fuochi. Inoltre, l’aggiunta al terreno di sostanza organica naturale da biomasse rappresenta una risposta sostenibile alle esigenze europee della “low carbon economy” ed al recente trattato di Parigi sui cambiamenti climatici al fine di controllare l’emissione di carbonio dal suolo in atmosfera. “GreenAmbio Tech” sarà presentato lunedì 27 giugno, alle ore 9, presso la Sala Cinese – Reggia di Portici. All’incontro, tra i relatori presenti, interverranno Alessandro Piccolo, Direttore del CERMANU, Andrea Cozzolino, eurodeputato, e Valeria Fascione, assessore della Regione Campania Internazionalizzazione, Start up ed Innovazione.