I disoccupati boicottano l’azione dei consiglieri intenzionati a dimettersi

I disoccupati del Movimento di lotta per il lavoro hanno fermato, bruscamente, l’azione intrapresa dai consiglieri comunali di opposizione (pare insieme a quelli del Partito democratico), pronti a consegnare le dimissioni nelle mani del Notaio Colella con studio in via Principe di Piemonte. Sembra che  gli esponenti del Pd Pasquale Fuccio, Giovanni Marigliano, Giuseppe Balsamo e Nicola Laezza, che da tempo ormai  hanno preso le distanze dall’azione dell’amministrazione comunale, fossero anch’essi decisi a firmare le dimissioni permettendo così il raggiungimento del numero necessario di firme per lo scioglimento del consiglio comunale. Una pesante protesta è stata scatenata dai disoccupati alle porte dello stabile che ospita lo studio notarile. Scatenati attimi di violenza che hanno richiesto

l’intervento degli agenti di polizia municipale, pattuglie della Polizia e gli uomini dell’arma dei carabinieri della locale stazione. Svenuto, a causa di un innalzamento della pressione, Gennaro Laudiero Presidente del Movimento di lotta. Anche un altro manifestante si è sentito male. “Devono approvare il progetto Casoria bene comune, unica speranza per l’occupazione sul territorio. Dopo facciano quello che vogliono”, sono state  queste le parole che ha pronunciato  Laudiero dopo essersi ripreso.  Giunte in via Principe di Piemonte anche ambulanze. Attualmente a proteggere lo studio del notaio dove alcuni Consiglieri sono rimasti barricati sono gli uomini dell’Arma. Se le dimissioni di tredici Consiglieri  dovessero concretizzarsi finirebbe l’esperienza Carfora. I cittadini sarebbero chiamati alle urne solo nel 2013 e nel frattempo a gestire la città sarebbe un altro commissario prefettizio.

 

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