Dopo anni di proteste, ricorsi, indagini, sequestri e dissequestri a più riprese sono finalmente iniziati i lavori di svuotamento della discarica Cantariello, nata come sito di stoccaggio temporaneo, e divenuta nel 2001, sotto autorizzazione dell’allora commissario all’emergenza rifiuti Giulio Facchi, terra di scarico di migliaia di tonnellate di rifiuti.
I lavori, diretti dall’ing. Pietro Albano e finanziati dall’Unita Tecnica Amministrativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dureranno tre mesi ed il costo complessivo tra svuotamento e bonifica sarà di circa 1, 5 milioni di euro.
Le istituzioni ed i cittadini festeggiano: le carcasse di frigoriferi, gli scarti industriali, le lamiere arrugginite e le centinaia di buste contenenti chissà cosa saranno a breve lontani dalla nostra città, ma ciò non significa che rimarranno solo un brutto, e vergognoso, ricordo. I terribili effetti che l’esposizione prolungata a sostanze speciali può provocare sono, come è ben noto, molti. I 14 anni della bomba ecologica Cantariello non possono essere spazzati via in soli tre mesi.
Cantariello, situata al centro dell’immaginario triangolo formato da Ikea, Leroy Merlin ed UCI Cinemas, è divenuta un’area di desolazione e di morte e la nostra martoriata Casoria è divenuta negli ultimi anni una delle città dove la percentuale delle persone ammalatesi di cancro e di altre patologie mortali aumenta sempre più.
Le 9 tonnellate di spazzatura che saranno portate via durante i lavori di svuotamento, e smistate in altri siti, verranno divise in diversi cumuli ed analizzate per verificarne la tossicità, inoltre si procederà anche ad un esame del terreno per accertare che le falde acquifere non siano state contaminate.