Il caso Casoria Ambiente all’Università Federico II. Lezione dell’amministratore Massimo Iodice

Casoria Ambiente nei mesi scorsi ha trasformato la sua identità digitale, rinnovando completamente il suo logo e il portale. Sono stati i primi passi che hanno portato poi alla realizzazione dell’applicazione che ha trasformato la gestione dei rifiuti ingombranti, rendendola più veloce ed efficace.

Il caso è diventato materia di studio nelle aule universitarie, oggi il nostro amministratore unico Massimo Iodice è intervenuto al seminario di Digital Marketing organizzato presso il corso di Strategia ed Imprenditorialità del Prof. Pierluigi Rippa alla facoltà di Ingegneria Gestionale dell’Università Federico II.

Il Dott. Massimo Iodice ha introdotto il percorso di digitalizzazione di Casoria Ambiente, il “doppio binario” di crescita tecnologica e formazione degli uomini abilitati a farla funzionare e soprattutto dei cittadini che devono sfruttarla.

“C’è un cambiamento in atto, spesso la trasformazione digitale è gestita da un capitale umano da formare sulle nuove tecnologie, ci sono dei processi in corso, noi come Casoria Ambiente abbiamo voluto cogliere questa sfida che ci riguarda tutti. Siamo partiti dal pay-off “Facciamo la differenza” che ci accompagna in tutte le nostre iniziative giocando sul legame tra la raccolta differenziata e la possibilità per ogni cittadino di fare la differenza anche con un piccolo gesto. Abbiamo scelto tra tante idee riguardo al logo adottato per Casoria Ambiente, ci siamo concentrati sulla realizzazione di un sito web per risolvere le problematiche di comunicazione che avevamo con questo strumento. Abbiamo creato una piattaforma interattiva con il duplice vestito: l’informazione ai cittadini che, però, possono anche interagire facendo delle segnalazioni. Con l’app abbiamo ridotto da tre mesi a circa dieci giorni i tempi di raccolta dei rifiuti ingombranti, abbiamo avuto più di mille richieste di ritiro tra ingombranti e sfalci e potature. C’è ancora chi non riesce ad usare questo strumento ma abbiamo organizzato la nostra struttura in modo da supportare il processo di digitalizzazione. La trasformazione digitale non ha sostituito, ha aggiunto un servizio migliorandolo e rendendolo al passo con i tempi, la campagna si è svolta anche grazie ad altri mezzi di comunicazione come flyer, cartellonistica, campagna web e social, info point”, così Massimo Iodice ha raccontato il “case study” Casoria Ambiente.

 

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