Il direttore Troise denuncia la situazione di degrado della Circumvallazione Esterna di Napoli

È dal 20 ottobre che segnalo all’assessore alla Ecologia e Nettezza Urbana del Comune di Napoli lo sconcio della Circumvallazione Esterna di Napoli. Una discarica a cielo aperto che aumenta sempre di più causando ormai da più di un anno la chiusura di due rampe, una che scende su via Caserta al Bravo, quartiere San Pietro a Patierno, la strada che da Piazza Capodichino congiunge la Città di Napoli con la Statale Sannitica. La chiusura di queste due rampe danneggiano in maniera evidente due importanti Comuni della cintura napoletana, Casavatore e Casoria. Il Dr. Raffaele Del Giudice si è impegnato a segnalare ad Asia il gravoso e squallido problema. A tutt’oggi, 3 febbraio 2020, come si può vedere dalle foto, non solo non è stato risolto ma i prodotti dello…
Come si può osservare dalle immagini, sono evidenti una vasca da bagno ed un divano ed i sacchetti lungo la strada. All’interno delle rampe ci sta di tutto. Città Metropolitana, il Comune di Napoli ed ASIA hanno il dovere civico, amministrativo ed igienico di risolvere il problema.
Il giorno 20 ottobre del 2019 l’assessore Raffaele Del Giudice ha segnalato alla polizia ambientale ed all’ASIA.

Il 22 ottobre l’assessore Raffaele Del Giudice risponde così:
“Buon giorno, ho passato la notizia alla polizia locale e ad ASIA, purtroppo avremo un po di ritardo perché gli impianti che ricevono i rifiuti sono in difficolta, inoltre il nostro sito di stoccaggio è saturo, inoltre dagli uffici stanno anche verificando la competenza territoriale, un po’ di pazienza, speriamo che si liberino gli spazi si scarico.
Mi permetto di fare una riflessione: dove sporcano bisogna prima punire, altrimenti, cosa che sta accadendo diamo l’alibi ai delinquenti che si può sporcare tanto “le istituzioni” devono pulire un errore culturale gravissimo.
La notizia è nota, ma dato che trattasi di rampe chiuse non si poteva intervenire, recentemente abbiamo fatto un protocollo in prefettura per operare nelle zone di confine…sarebbe troppo lungo per messaggio raccontare tutti i passaggi, mi permetto di notare che la vergogna è sempre dei criminali che abbandonano i rifiutiAppena riceviamo la istruttoria completa dagli uffici, polizia ambientale, ufficio mobilità, ufficio igiene, ASIA.
Impianti ingolfati, con le piattaforme per la plastica bloccate, con il nostro sito di stoccaggio chiuso, con gli impianti stir incendiati, con gli impianti dell’umido che dal nord hanno tagliato i conferimenti, siamo in grande difficoltà, ho detto agli uffici di individuare bene le competenze, inoltre essendo strada chiusa non posso mandare asia prima di una istruttoria amministrativa che ne sblocchi la percorribilità ( sicurezza sul lavoro ecc) come vede buttare i rifiuti è molto semplice, segnalarne la presenza è semplicissimo, rimuoverli in alcune occasioni è un calvario…possibile che nessuno abbia mai visto qualche numero di targa di questi delinquenti che scaricano?
Grazie della collaborazione segnalato ad ASIA. Si riuscirà con tenacia e pazienza.”

È indiscutibile l’impegno dell’assessore Raffaele Del Giudice. A questo punto, al sottoscritto, cronista di periferia, la domanda nasce spontanea. PERCHÉ non si risolve questo problema? Come lo si può risolvere? Cosa occorre fare per risolverlo? Chi lo deve risolvere? Quale è il motivo che ogni giorno migliaia di automobilisti debbano vedere questo squallido ed antigienico ed orribile spettacolo. QUANDO verrà risolto? QUANTA monnezza ancora si dovrà accumulare su queste due rampe di uscita e di accesso all’asse mediano.

Firmato: Ferdinando Troise.

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