Il vescovo di Acerra ha criticato una campagna pubblicitaria della società A2A che gestisce l’inceneritore del comune del Napoletano. «Non perché l’inceneritore sia la causa principale di queste morti ma perchè ha utilizzato slogan a mio parere roboanti, non rispettosi – spiega – Come si fa a dire “Stiamo scrivendo un’altra storia” o che non esiste una connessione tra l’inquinamento ambientale e i decessi in una terra dove si continua a morire ogni giorno?».
“Ha pienamente ragione il Vescovo. La A2A tenta da tempo di far passare l’inceneritore di Acerra come una sorta di albero della cuccagna piovuto sul nostro territorio. In realtà – spiegano il membro dell’esecutivo nazionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli della radiazza – fino ad oggi solo la multinazionale ha avuto vantaggi da questa operazione, non certo gli abitanti di Acerra, non certo le amministrazioni locali che pagano costi di smaltimento esorbitanti, non certo la qualità della vita o dell’aria. Non certo il controllo del territorio che nonostante la presenza a nostro avviso di facciata continua ad essere devastato dai roghi tossici e per quanto ci riguarda neanche l’ambiente che risulta sempre più compromesso e devastato. Gli unici a vivere un’altra storia sono i soci della A2A che hanno guadagnato cifre spettacolari grazie a questo inceneritore. A loro chiediamo almeno un poco di decenza e rispetto per i tanti morti e malati delle nostre terre”.