Assessore al Patrimonio
prof. arch. Carmine Piscopo
e.p.c. Sindaco di Napoli
Luigi de Magistris
Direzione Centrale Patrimonio
dott.ssa Maria Aprea
Servizio Demanio, Patrimonio e Politiche per la casa
dott.ssa Elvira Capecelatro
Gentile assessore prof. arch. Carmine Piscopo,
Le scrivo per avere da Lei chiarimenti in merito alle procedure sull’alienazione di alcuni immobili di proprietà del comune di Napoli.
Mi riferisco alle valutazioni di stima fatte dalla Romeo Immobiliare, segnatamente “Relazione di stima dell’edificio sito in Napoli al Vico Longo a Carbonara n.28‐1.315.500 euro”, “Relazione di stima dell’edificio sito in Napoli al Vico Storto Sant’ Agostino degli Scalzi 13 ‐2.756.000 euro” e sulla “Relazione di stima del locale commerciale sito in Napoli alla Salita Sant’ Antonio ai Monti n.11‐ 88.000 euro”, di cui allego copia, facendole, per prima cosa, notare che in calce alle relazioni di valutazione i firmatari della Romeo non specificano il loro titolo e qualifica professionale né appongono il loro timbro con numero di iscrizione
all’ordine professionale di appartenenza. Vale la pena di ricordare che, sia per legge, sia per il nostro regolamento vigente, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 47 dell’ 11‐3‐2004 è previsto dall’ art. 5.5 comma b che “la formulazione della stima peritale degli immobili, sia sottoscritta da un tecnico abilitato…”. Dal momento che la valutazione immobiliare è uno dei documenti propedeutici e fondamentali alla redazione di atti giuridici per la dismissione e la vendita degli immobili di proprietà comunale, ritengo che debba essere fatta piena chiarezza sulla regolarità tecnico‐legale, verificando la qualifica dei firmatari. Preciso che tutte e tre le suddette valutazioni di stima sono state approvate dalla dirigente del servizio, dott.ssa Elvira Capecelatro, con determina dirigenziale e che non mi è possibile verificare se tali valutazioni hanno consentito o avallato la transazione di compravendite. Per questa ragione, Le chiedo come consigliere comunale, avvalendomi delle mie prerogative di indirizzo e controllo sulle attività politico amministrative del Comune di Napoli, di chiarire i miei dubbi sulla regolarità tecnico‐legale delle valutazioni di stima e di darmene risposta per iscritto, possibilmente in tempi brevi. Le chiedo, infine, di spiegarmi perché nelle perizie di stima si perde traccia sia dell’attività propedeutica di due diligence giuridico amministrativa, come previsto dal nostro regolamento, sia di aspetti fondamentali, come la regolarità urbanistica, la destinazione d’uso, titoli comprovanti la proprietà del bene (rogito notarile, atti di trasferimento), certificati, estratti e mappe catastali, le eventuali modifiche soggette a trascrizioni riguardo a vincoli storico‐monumentali, eventuali certificati relativi ad istanze di sanatorie e tutti quegli atti che concorrono a determinare il valore di stima, creando le condizioni ottimali per una compravendita regolare. Mi chiedo se il Comune abbia fatto finora, e in che modo, tutte quelle verifiche, necessarie per svolgere un’attività di controllo sulle valutazioni espresse dalla Romeo immobiliare, soprattutto considerando l’entità della somma in gioco, 40.000.000 di euro corrispondenti ai beni alienati nel 2012 e pensando in prospettiva ai 750.000.000 di euro, relativi al valore dei beni che il Comune si appresta ad alienare nei prossimi dieci anni, come previsto dal decreto 174.
In attesa di un Suo cenno di riscontro, La saluto e Le auguro buon lavoro.
Il Presidente Commissione Consiliare “Diritti e Sicurezza”
Consigliere comunale
arch. Gaetano Troncone