QUEL PROGETTO CHIAMATO UNITA’ – Candidato a consigliere comunale nella lista di “Italia Dei Valori” (IDV), Antonio Lanzano è un politico che esce fuori dagli schemi, non “intruppato”, interiormente libero. Nei lunghi anni di impegno pubblico, ha maturato una concezione alta e nobile della politica, dichiarando con orgoglio di ispirare l’agire sociale e politico alla sua fede cristiana. Lo contatto telefonicamente proprio mentre si sta dirigendo al Consiglio pastorale diocesano di cui è membro effettivo.
Cosa ti ha spinto ad entrare di nuovo nell’agone politico?
Io credo che non si possa stare alla finestra, assistendo passivamente al degrado della politica e alla rovina della nostra Città. Sollecitato anche da tanti amici che condividono i miei stessi ideali, ho avvertito forte il dovere morale e l’obbligo civile di offrire il mio contributo per risollevare le sorti di Casoria. Essa, per il suo ricco patrimonio culturale e artistico, per le grandi personalità storiche e religiose che hanno onorato il suo passato, per il rispetto dovuto alla cittadinanza, che aspira a una migliore qualità della vita urbana, merita politici capaci di posporre il bene personale a quello della comunità, disponibili a considerare i partiti in cui militano non come detentori della verità, ma come una parte di un agire collettivo che include necessariamente tutti per costruire il bene comune.
Per questo, quindi, hai scelto come slogan: “L’unità è un meraviglioso sogno che può divenire splendida realtà”?
Certo! Da diversi anni aderisco al Movimento politico per l’Unità, diramazione politica del Movimento dei Focolari, fondato da Chiara Lubich. Il Movimento politico per l’Unità è portatore di una nuova cultura politica, che pone la fraternità come suo valore portante, come fine dell’agire politico, per l’affermazione di quei valori comuni su cui si fonda l’impegno a lavorare uniti, al di là delle differenti scelte partitiche e delle personali convinzioni, religiose e non: l’amore per la Città, per il decoro urbano, per le fasce deboli della popolazione, il desiderio di giustizia, l’attenzione massima ai precari, giovani e meno giovani, ai disoccupati, agli anziani, la tutela dell’ambiente, un occhio particolare alle periferie, nelle quali spesso mancano servizi essenziali.
Ma, in concreto, com’è possibile realizzare l’unità che tu tanto agogni?
Vedi, io sono fermamente convinto che ogni partito, soprattutto a livello locale, debba svolgere il ruolo per il quale è nato e vive, di essere, cioè, un punto di costruzione del bene comune, in dialogo con gli altri. La forza per restare fedele a questa concezione della politica viene proprio dal rapporto di reciprocità e dal dialogo vissuto e cercato ad ogni costo, anche con i cosiddetti avversari, per realizzare gli obiettivi sociali che ho citato prima.
Scusami la franchezza: non è una “pia” illusione quanto tu sostieni?
E’ un povero illuso chi, al contrario, pensa di rendere vivibile Casoria con i metodi finora praticati, fondati sulla contrapposizione, sullo scontro, sulla rissa, sulle manfrine e sugli intrallazzi. I penosi risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il momento difficile che viviamo con il ritorno dell’emergenza rifiuti e con l’acuirsi di altre emergenze richiede una modalità nuova di amministrare la “cosa pubblica”. Mio intento, sostenuto, ripeto, da un numeroso gruppo di persone che hanno “affilato le armi” dell’impegno civico, della corresponsabilità e della partecipazione sociale, è di “tuffarmi” con passione, qualora venissi eletto, nelle politiche sociali , offrendo, in base alla mia pregressa esperienza amministrativa e al mio impegno parrocchiale, decanale e diocesano, il costruttivo apporto alla soluzione dei problemi delle famiglie indigenti, degli anziani non autosufficienti, dei diversamente abili, dei diritti dei bambini a vivere pienamente la propria città, respirando aria non inquinata, giocando in spazi sicuri, passeggiando in strade non invase dai veicoli, frequentando scuole adeguate alle norme di sicurezza.