Quali i motivi che l’hanno spinta a candidarsi nuovamente al Consiglio comunale di Casoria?
I motivi sono di ordine politico: l’amministrazione Ferrara si è rivelata incapace di governare la Città. Il Consiglio comunale si era ridotto a “teatro” di scontri, di sedute fiume senza costrutto, di risse, in cui ciascuno rappresentava se stesso. Eppure il consesso civico di piazza Cirillo dovrebbe essere l’organo istituzionale dove si pratica la democrazia, nel quale si discute responsabilmente dei problemi della Città per individuarne le soluzioni più efficaci. Massimo Iodice, allora, rappresenta la novità; è l’uomo politico dinamico, giovane e capace, che, appoggiato da una coalizione coesa e preparata, può dare finalmente un taglio netto al passato. Per questo, ho compiuto la scelta di essere membro di una lista, “Casoria in Positivo”, che lo sostiene.
Per quali problemi occorrerebbe immediatamente profondere massimo impegno qualora risultasse vincente la coalizione di cui fa parte?
In sintesi: è necessario porre mano senza indugi alla riorganizzazione della “macchina comunale”, perché se ne migliori l’efficienza e l’efficacia; inoltre, occorre dare un impulso netto alla viabilità, incrementando la segnaletica orizzontale e verticale e disponendo di una serie di sensi unici che siano in grado di rendere la circolazione più scorrevole. Anche attraverso la viabilità si eleva la vivibilità della cittadinanza, limitando l’inquinamento atmosferico e quello acustico con benefici sulla salute pubblica. Un’altra priorità da porre, a mio avviso, in cima all’agenda di programma è quella di impegnare le maggiori energie per l’apertura del Pronto Soccorso presso il locale Presidio Ospedaliero, che accolga anche le partorienti senza che esse siano costrette a dirigersi presso gli ospedali di Napoli. Sarebbe auspicabile, in tal senso, adibire a parcheggio per le ambulanze e per i veicoli un’area che è situata proprio nelle immediate vicinanza del nosocomio casoriano. Ma il problema dei problemi è di contribuire a infondere speranza nei nostri giovani, che vivono senza prospettive occupazionali, sperimentando con amarezza e rabbia che gli anni trascorsi sui libri a studiare non sono serviti a nulla. Lo so, lei mi obietterà che non rientra nei compiti di un’Amministrazione “dare i posti”, ma sacrosanto dovere di una classe dirigente locale seria e sensibile al dramma delle nuove generazioni è di creare le condizioni per offrire opportunità occupazionali, incoraggiando gli imprenditori a investire a Casoria e realizzando progetti con l’utilizzo dei fondi europei, senza consentire che essi restino inutilizzati per l’insipienza e l’incapacità degli amministratori. Penso alla possibilità che abbiamo di sviluppare il turismo religioso: tantissimi sarebbero i pellegrini che confluirebbero a Casoria, per visitare i luoghi sacri di santi e di beati, grazie ai quali essa è stata insignita del titolo di “Città d’arte”.
Su quali ragioni poggia la sua richiesta di chiedere il voto ai cittadini?
Mi mette un po’ in difficoltà con questa domanda, non perché, ovviamente, non sappia rispondere, ma perché dovrebbero essere coloro che conoscono la mia esperienza politica e il mio impegno al servizio della collettività a fornire i motivi per i quali gli elettori dovrebbero accordarmi la loro fiducia. Vede, io mi considero un uomo equilibrato, di centro, che ha sempre scelto lo strumento del dialogo , dell’ argomentazione pacata e misurata per affrontare i problemi e addivenire ad una soluzione, senza fomentare la rissa e la dialettica corrosiva. Se venissi eletto, continuerei volentieri ad offrire il mio contributo per il trionfo di una politica ragionata, forte delle mie doti di serietà e del profondo senso di responsabilità con cui ho vissuto negli anni la mia avventura politica nel Palazzo. E’ per tale “caratura” morale e civica che io chiedo ai cittadini di sostenere la mia battaglia su obiettivi importanti per la rinascita di Casoria.