Intervista al dottor Antonio Carraturo.

Accade molto di rado che le aspirazioni di un bambino sul suo futuro lontano, possano prendere forma e realizzarsi concretamente. Il dottor Antonio Carraturo, cardiologo all’Ospedale di Frattamaggiore, rappresenta, senza dubbio, una di queste eccezioni.

Dopo il conseguimento della laurea, presso quella che attualmente è la Seconda Università degli Studi di Napoli, Carraturo si è specializzato in Medicina Interna e successivamente in Cardiologia, dando inizio ad una carriera ricca di soddisfazioni professionali: “riuscire a vedere concretamente i risultati del proprio lavoro a breve termine, aiutare il prossimo e salvare le vite delle persone sono gli aspetti più appaganti ed emozionanti del mio mestiere”.

 Nonostante questo, il dottore ci ha spiegato che i nostri sono tempi duri per la medicina, sotto molti punti di vista. In primis, per quanto riguarda il rapporto medico- paziente, perché: “ oggi al minimo errore scattano le denunce. E’ diventato complicato e pericoloso continuare a fare il medico; si diventa facilmente bersaglio di avvocati che curano semplicemente gli aspetti economici delle questioni. Proprio per questo, come già successo in America, anche in Italia stiamo avendo difficoltà a riempire le scuole di specializzazione”.

Un altro fattore deleterio per la Sanità italiana è rappresentato dalle manovre del governo, il quale ha agito e continua ad agire, attuando tagli che non prendono in considerazione le prospettive a lungo termine. “Per risparmiare- continua il cardiologo- nel nostro ospedale hanno smesso di comprare i peacemaker, per cui noi siamo costretti ad assistere le persone nell’evento acuto, per poi trasferire malati anche di ottanta, novanta anni in altri ospedali. In questo modo si creano numerosi disagi alle famiglie ed ai pazienti, i quali quasi sicuramente non torneranno più a farsi visitare nello stesso presidio ospedaliero. Quelle che vengono attuate nel nostro paese sono operazioni finanziarie senza criterio: a breve, indubbiamente danno dei vantaggi, ma a lungo andare presenteranno le loro gravi deficienze.”

La terza questione su cui il cardiologo ha posto la sua attenzione, è quella che fa riferimento all’ istruzione universitaria. Il dottore ha parlato di “blocco delle prospettive”, in relazione alla mancanza attuale di grandi maestri ed alla quantità sempre minore di studenti di determinate specializzazioni, per cui in futuro il numero di pediatri, anestesisti e chirurghi potrebbe essere molto basso. “ Credo che gli studenti di oggi siano molto più motivati che in passato, infatti i ragazzi con cui sono entrato a contatto sono davvero preparati. Ma bisogna sempre ricordare che le difficoltà dell’essere medico vanno aldilà degli anni di studi e dei sacrifici; anche dopo la laurea, bisogna comunque aggiornarsi continuamente. Chi vuole arricchirsi con questo mestiere può ben farlo, ma le vere soddisfazioni sono altre.”  Al termine dell’intervista, il dottor Carraturo ha porto i suoi auguri alla città di Casoria, sua città natale, auspicando che in futuro, manovre politiche adeguate sappiano valorizzarla in modo appropriato e produttivo.

 

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