DA SETTEMBRE UNICA “MISSION” PER L’I. C. “P. LUDOVICO – S. MAURO”
Per l’inizio del prossimo anno scolastico, consegna dell’edificio “S. Mauro”: ritorneranno gli alunni della scuola dell’infanzia, delle classi prime e seconde di scuola primaria. Classi terze, quarte e quinte resteranno al Madrinato
D: Ha concluso il primo anno scolastico da Dirigente nel I Circolo “S. Mauro”. Che bilancio ne trae?
R: L’anno scolastico è trascorso velocemente. Appena qualche giorno fa varcavo la soglia del 1° Circolo diretto, fino al giorno prima con passione, maestria e professionalità, dalla Dirigente Durante, e già mi ritrovo a fare un primo bilancio.
Al termine di questo mio primo anno nell’Istituzione scolastica del 1° Circolo di Casoria posso affermare che è stato un anno denso di lavoro per quanto insieme abbiamo messo in cantiere, un anno nel quale ho imparato a conoscere e ad apprezzare una comunità di persone motivate e di professionisti competenti.
Il bilancio, dunque, come ho avuto modo di esprimere nell’ultimo Collegio dei Docenti e nell’ultimo Consiglio di Istituto, è certamente positivo: nonostante le difficoltà scaturite dai considerevoli tagli economici, la scuola si è proposta all’utenza come un laboratorio vivo di proposte didattiche, di ricerca, di
confronto. Non abbiamo realizzato pienamente quanto programmato ma abbiamo creato le fondamenta per la costruzione di un “edificio” stabile e duraturo.
Ho ben presenti quali siano i punti di forza del 1° Circolo da cui partire e su cui fare leva per apportare i cambiamenti necessari per migliorare il servizio e ridurre le criticità.
E mentre un anno scolastico si conclude stiamo già lavorando per quello che si approssima. La macchina della scuola non si ferma mai. Le operazioni di chiusura consentono di preparare il futuro e dargli significato.
D: In alcuni incontri collegiali, lei ha posto in rilievo che il rispetto della tradizione consolidata della scuola “S. Mauro” “non pregiudica la propensione al cambiamento necessario affinché la scuola si collochi entro il tempo storico che attraversa”. Quali, allora, le azioni di miglioramento future?
R: La scuola, pur nella molteplicità delle agenzie formative e delle fonti di conoscenza a cui gli alunni hanno accesso, rimane il luogo deputato all’educazione e alla formazione, per gli strumenti culturali, per l’organizzazione del proprio funzionamento, per le risorse umane, professionali e tecniche di cui si avvale in modo consapevole e responsabile, per conseguire i risultati sul piano dell’educazione e degli apprendimenti disciplinari e/o trasversali ai vari campi del sapere.
La scuola, dunque, è stato, è e rimarrà il “luogo di educazione e di formazione intenzionale”.
Le esperienze, l’organizzazione, gli approcci efficaci del passato costituiscono significativi punti fermi su cui fare leva e da cui partire per propendere verso il futuro. Non c’è futuro senza passato, senza tradizione e non c’è futuro senza la consapevolezza del presente.
Non si può rimanere centrati su se stessi, dobbiamo avere lo sguardo lungo e largo, ponendo massima attenzione al contesto, al momento storico e alle opportunità che le tecnologie più innovative e avanzate nel campo dell’informazione e della comunicazione offrono. Solo così saremo in grado di rilevare i bisogni, di pianificare azioni e di valutarne l’efficacia.
È fondamentale aprirsi alla società, ai processi di cambiamento che possono contribuire a migliorare la sua efficacia educativa.
D: E’ certo che il I Circolo, a seguito del dimensionamento già definito, a partire dal prossimo anno scolastico diverrà Istituto comprensivo, unendosi con la scuola secondaria di primo grado “P. Ludovico da Casoria”. Qual è lo sfondo pedagogico e valoriale entro cui intende situare il P.O.F. del prossimo anno scolastico?
R: “Nella consapevolezza che l’Apprendimento scolastico è ormai solo una delle tante esperienze formative degli alunni, il compito della scuola è quello di fornire non generiche conoscenze, ma di sviluppare, utilizzando le discipline, il pensiero formale fornendo strumenti di interpretazione della realtà. Il sapere disciplinare concorre a costruire competenze spendibili in modo autonomo e permanente ad esercitare una piena partecipazione alla vita sociale nel rispetto delle diversità.”
In queste parole, con le quali ho introdotto le Indicazioni per il futuro POF, è contenuta la Vision e la Mission della Scuola che abbiamo condiviso al termine di quest’anno scolastico, che unitamente alla matrice progettuale, che farà da sfondo all’azione educativa e da anello di congiunzione tra le discipline, connoterà la futura offerta formativa.
L’anno prossimo questa scuola non sarà più la stessa: il 1° Circolo farà spazio ad un Istituto Comprensivo. È un momento di forte cambiamento per le due scuole e, ciascuna con la propria specificità, dovranno condividere e pianificare un unico percorso formativo.
Avremo l’occasione di rendere veramente significativa la formazione di base dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze, per la possibilità di definire un quadro di competenze rilevanti e cercare di promuoverle al massimo grado, sfruttando fino in fondo l’arco di età 3-14 anni. Potremo distendere e accompagnare nel tempo l’osservazione, cogliendo meglio diversità, stili e potenzialità degli alunni.
Questo momento va vissuto con consapevolezza cogliendo le opportunità che un settore formativo così ampio sicuramente offrirà.
D: Il I Circolo ha aderito a un progetto di rete da realizzare, nelle prossime due annualità, con i finanziamenti PON F3. Chi saranno gli alunni individuati, quali le attività e le finalità che si perseguono?
R: La rete costituitasi per accedere ai finanziamenti della misura F3, così come prevedono le Linee Guida, è costituita da alcune scuole di ogni ordine e grado del territorio di Casoria e da partner territoriali. La finalità è quella di mettere insieme Enti, Associazioni e Istituzioni con lo scopo di analizzare i dati relativi agli insuccessi scolastici e alla conseguente dispersione, comprendere le radici del problema, condividere un piano di intervento, realizzarlo e monitorare nel tempo risultati.
È un importante investimento che l’Europa fa in alcune regioni d’Italia nelle quali, purtroppo, il fenomeno dell’abbandono scolastico continua ad essere di forte rilevanza sociale. Anche se nella Scuola Primaria non si può dire che esista una vera e propria dispersione scolastica, è proprio in essa che si può e si deve prevenire il fenomeno.
Le attività saranno destinate a 25 alunni delle attuali classi terze individuati tenendo presenti il numero di assenze, i ritardi e i risultati apprenditivi, indicatori che, purtroppo, nell’ordine scuola successivo, troppo spesso, si trasformano in abbandono scolastico. La scelta dell’interclasse è motivata dalla possibilità di poter monitorare i risultati per almeno un biennio e creare i presupposti per interventi di orientamento e continuità efficaci.
Gli alunni individuati effettueranno 110 ore di attività laboratoriale in orario extrascolastico suddivise in un modulo di scacchi, uno di musica ed uno artistico-espressivo.
Anche i docenti coinvolti come tutor o esperti e i genitori dovranno effettuare un percorso formativo.
D: Assicurazioni dall’Amministrazione comunale sulla conclusione dei lavori al ristrutturando edificio “S. Mauro”? Quando, in base alle notizie di cui è in possesso, il “ritorno nella Terra promessa”? Si sa che le aule non sono sufficienti per tutti gli alunni. Quali sono, allora, le interclassi che ritorneranno nell’Istituto e in base a quale criterio sono state individuate?
R: I lavori di ristrutturazione dell’edificio S. Mauro stanno proseguendo secondo i tempi stabiliti. La disponibilità al confronto continuo da parte dell’Amministrazione comunale dimostra la volontà di riconsegnare la scuola all’inizio del prossimo anno scolastico. Anche se non è certo se proprio il 16 settembre, data di inizio dell’anno scolastico, approderemo alla “Terra promessa”, certamente per l’inizio dell’anno rientreremo nella “nostra scuola”.
Purtroppo non tutti lo faranno: i lavori di ristrutturazione hanno previsto, per questioni di sicurezza, il ritorno alle vecchie aule di ampia quadratura, di conseguenza il numero delle stesse si è ridotto. Pur rinunciando agli uffici di presidenza e segreteria che saranno ubicati presso la Ludovico da Casoria, avremo a disposizione solo 24 aule mentre il 1° Circolo, tra scuola dell’Infanzia e Primaria, conta 43 classi.
La scelta delle classi che si trasferiranno a S. Mauro è stata sofferta ma alla fine il Collegio dei docenti e il Consiglio di Circolo hanno condiviso la proposta di destinare lo storico edificio alla Scuola dell’infanzia e alle classi prime e seconde di scuola Primaria. Le terze, le quarte e le quinte rimarranno ospiti del Madrinato S. Placido con l’impegno mio personale di bussare insistentemente alla porta dell’Amministrazione comunale per ottimizzare gli spazi con interventi specifici.