LA COMUNITA’ PARROCCHIALE S. ANTONIO ABATE A POMPEI ALLA RISCOPERTA DELLA FEDE, “TEMPO DI ATTESA”

Oltre quattrocento persone, tra bambini, ragazzi, giovani, adulti e anziani: intere famiglie riunite, come rarissime volte capita di vedere, hanno partecipato a Pompei, presso l’omonimo Santuario dedicato alla Madonna, all’incontro di festa e di formazione della nostra Comunità parrocchiale. Domenica scorsa, chiunque vi abbia presenziato, si è sentito membro di una vera “famiglia di famiglie”, in cui si è provata la gioia di stare amorevolmente insieme per aprire il bocciolo del proprio cuore irradiato e riscaldato dalla luce del Signore, ma anche per intrecciare rapporti, volgere intorno lo sguardo per offrire un sorriso, dialogare fraternamente, stringere cordialmente una stretta di mano. Durante il tragitto di ritorno, Silvana, la referente del pullman “rosa” (ben otto sono partiti da via Duca D’Aosta), ha commentato con queste significative parole la bellissima giornata trascorsa coralmente: “E’ un vero miracolo! A Pompei, don Marco ha raccolto i frutti di  semi germogliati e cresciuti, da quando è nostro Parroco,  nella preghiera e nella profonda fiducia nello Spirito Santo. “Fede, tempo di attesa” è stato il tema della seconda giornata comunitaria, approfondito con testimonianze, video, canti e intervista: una modalità originale e coinvolgente di fare catechesi, così come suggeriscono Benedetto XVI e i nostri Vescovi.  Altri quattro incontri seguiranno, nei quali la  comunità parrocchiale S. Antonio Abate rifletterà, in questo “Anno della fede”, sul senso autentico del nostro credere. L’attesa, ha spiegato don Marco in una sala affollatissima, non

è un atteggiamento passivo, ma è tensione verso il Signore (dal latino “ad tendere”, tendere verso) che è già venuto nella carne in Gesù Cristo e verrà  la seconda volta alla fine dei tempi, quando Dio sarà “tutto in tutti”. Come vivere il tempo di attesa? Incamminandoci verso  Gesù che ci viene ogni giorno  incontro nei fratelli, per amarli, servirli, farsi uno con loro. Il modo per raggiungere il Paradiso è di iniziare a costruirlo già qui, sulla terra. Un’attesa, cristianamente intesa, ci invita a dilatare il cuore alle dimensioni della speranza, della condivisione e della comunione, come hanno posto in evidenza le testimonianze di Tania e Mattia, di Pasquale e di un gruppo di giovani; il desiderio colmo di amore di incontrare il Signore giunge fino alla scelta radicale, come quella di Cristo, dell’offerta totale di sé per amore, come abbiamo appreso dal video in cui è stata illustrata la vita di Santa Gianna Beretta Molla, già  mamma di tre bambini, che sacrificò la propria vita per non uccidere la figlia nel grembo durante un intervento di asportazione di fibroma all’utero.  Uno spassoso siparietto è stato dedicato ai bambini, grazie alla formidabile performance di Mario, il quale, prorompente di  energia, ha giocato con i piccoli in una funambolica girandola di scherzi e di imprevedibili “magie”, captando anche l’attenzione dei grandi. Poteva mai mancare il frizzante apporto dei ragazzi per l’unità? Essi si sono esibiti in un elettrizzante ballo coinvolgendo bambini e adulti.  La celebrazione eucaristica, nel Santuario dedicato alla Madonna del Rosario di Pompei, è stata posta a coronamento di  una giornata magnifica, vissuta con Dio e in Dio. Dopo una frugale colazione a sacco, la marea di persone è ritornata a casa, non senza volgere un pensiero alla Vergine, ringraziandola per il momento di grazia vissuto dalla nostra comunità parrocchiale. A  Maria il coro della Parrocchia ha dedicato suggestivi canti in lingua napoletana. Alla prossima, allora! Bambini, siate sempre più numerosi: Dio già si appresta a scrivere per voi la terza lettera.

 

 

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