Le parole di Josh Billings gli si materializzano all’improvviso proprio mentre è nella sua stanza a scavare nella memoria alla ricerca di una soluzione qualsiasi.
Enzo Carfora ha uno strano modo di portare la calma nei corridoi del Palazzo di Piazza Cirillo ed è per questo che non sempre ci riesce: che rapporto ha con Enzo Amato, il segretario dell’Api (il suo partito!)? che rapporto ha con i giornali locali? Che rapporto ha con Casillo e con tutti gli “ex socialisti”? Che rapporto ha con De Magistris e con Cesaro, affetti anche loro come tutti i loro predecessori di Napolicentrismo? Come intende risolvere lo scandalo della scellerata gestione dei rifiuti fatta dal Commissario di Governo? Conosce lo status quo di Casoria Ambiente e “l’attività” del nuovo Consiglio di Amministrazione?
Enzo Carfora finge di non vedere gli assessori duellare come spadaccini, i consiglieri della maggioranza spaccarsi e dar vita ad un durissimo muro contro muro, i consiglieri comunali del Pd che minacciano “il gran rifiuto”. Capisce che deve dare una sterzata. Troppe ripicche, troppe antipatie personali. Fortuna loro che non esce niente all’esterno. Sarebbe un errore da principianti. E loro ne sanno qualcosa: hanno frequentato per anni Dc e Psi per non imparare.
Il tentativo di inserire gli uomini legati mani e piedi ai partiti dell’esecutivo e nelle funzioni che contano, infatti, risponde ad una sola logica, quella del controllo della Giunta Municipale, sia per le decisioni da prendere che per le finalità politiche da raggiungere, anche in virtù del fatto che gli esponenti della struttura non possono restare per sempre alla finestra.
Dietro l’angolo ci sono troppi appuntamenti decisivi. I più importanti: l’approvazione del Bilancio, le elezioni amministrative nei viciniori Comuni di Casavatore e Cardito e, poi, il solito ritornello: puc, pip, piu, piano casa etc.
Sarà difficile sbrogliare la matassa e Enzo ne è consapevole. Per adesso si accontenta di chiudere il patto nel suo partito (Api) perciò ha accettato la nomina di Amato a segretario del partito.
E le poche dichiarazioni distensive delle ultime ore sono la riprova che c’è una tregua provvisoria. Ci sono ancora, però, troppi fuochi: la Sinistra Unita (Sel e Sinistra Critica) continua a rifiutare i tanti inviti che gli arrivano dall’Amministrazione, la quale tenta di coinvolgere l’ex consigliere comunale Gennaro Laudiero, capo del Movimento Disoccupati e dell’Usb; ha incontrato, nelle consultazioni post dimissioni, il segretario di Sel Fortunato De Rosa, accompagnato da Aldo Vitagliano. Questi hanno finora sempre differenziato la loro azione politica da quella dell’Amministrazione. I quattro consiglieri comunali del Pd alzano la voce per uscire dall’anonimato ed hanno ancora il grilletto puntato.
Nicola Laezza, antico consigliere democrat, è uscito allo scoperto e ci ha rilasciato dichiarazioni di fuoco: “L’amministrazione deve fare scelte coraggiose. Occorre bonificare alcuni Settori del Comune notoriamente inquinati”. Laezza continua, nelle tante chiacchierate avute con noi, attaccando l’operato di Casoria Ambiente spa, del Comando di Polizia Municipale e si interroga sulle bonifiche delle aree dismesse, la Resia in particolare.
Gli ex socialisti, oggi nell’Alleanza per l’Italia, il partito di Cicciotto Rutelli, sono rintanati nella loro sede di via Pio XII ed aspettano il momento propizio. A conti fatti, ognuno è al lavoro e preparano le mosse per sostenere Enzo Carfora, il Sindaco del loro partito, ma scelto ed imposto dal Partito Democratico, attraverso l’ex Deputato afragolese Tuccillo.
Ecco allora che, per dare un contentino al Sindaco, gli uomini di Casillo coniano lo slogan “Uniti per unire” e Tommaso Girasole, altro “ex” socialista, oggi nel Pd, afferma, sentendosi, forse, già leader di quella Sezione: “stiamo lavorando nella massima serenità”.
Mariano Marino, Assessore al Decentramento nonché ex Presidente della Circoscrizione Arpino ed espressione del Movimento Politico “Noi di Arpino Autonoma”, dimentico di tutte le promesse non mantenute nei confronti della Frazione Arpino ha preferito abbottonarsi mentre il suo lavoro sul Patrimonio Comunale continua, aspettando noi, i giornali, i cittadini e altri che l’Amministrazione Comunale, attraverso, magari un convegno pubblico, racconti, comunichi, informi delle proprietà comunali, i terreni comunali, i fitti attivi ed i fitti passivi, il Capitolato San Mauro, via Ventotene e Ponticelli.
Una rappresentazione teatrale questa, che non ha convinto neppure il più ingenuo degli osservatori, specie dopo tutte le bugie sentite in un recente passato, proprio quel passato che nessuno riesce a rottamare e cioè: le sette idee per le sette imprese, i lavori al campo sportivo, la Città del Libro, il PIP, l’Ovulo Commerciale, il Mercato Ortofrutticolo, il Mercato dei Tessuti del venerdì, la discarica nella strada provinciale Cantariello e la tanta monnezza, i campi Rom, le concessioni edilizie, le lottizzazioni convenzionate, i terreni di Ponticelli, le aree dismesse, il Centro Antico o Storico, il cemento, il verde, i parchi, i giardini, le fontane, i viali alberati etc. etc. etc.
NANDO TROISE