Milioni di lire il danno erariale prodotto alle casse comunali, dieci anni (1988 – 1998) di litigi a suon di ingiunzioni, diffide, citazioni. Cinque procedimenti discussi davanti la quinta sezione civile presieduta dal Dott. Sensale. Questi i primi numeri della “querelle” che oppose il Comune di Casoria all’Associazione Commissionari del Mercato Ortofrutticolo che ebbe inizio nel gennaio del 1988, anno in cui fu siglata la convenzione tra l’Ente di Piazza Cirillo ed i commercianti del Mercato Ortofrutticolo che per l’occasione formarono una Associazione, l’ACMO appunto.
Una convenzione, che come accennavamo in testa, nasceva subito sotto una pessima egida. Fin da subito iniziarono i litigi. Tra gli oneri che il Comune di Casoria si impegnava a rispettare vi era infatti quello di provvedere alla pavimentazione dell’intera area, al ripristino dei servizi igienici. Inoltre ai commissionari del mercato era stato promesso anche l’utilizzo degli uffici annessi al complesso. Iniziarono così i primi litigi: il 2 novembre del 1995 i commissionari si auto riducono il canone di locazione del mercato che era di 72 milioni di lire l’anno; in seguito alla
sospensione del pagamento degli oneri dovuti che l’ufficio legale del Comune decide di fare causa agli esercenti che operano nel mercato ortofrutticolo. Alla quale fa naturalmente seguito la contro denuncia da parte dell’ACMO. L’elenco dei provvedimenti giudiziari continua: alle due vicendevoli richieste di risoluzione del contratto hanno fatto seguito ben due decreti ingiuntivi richiesti dal Comune. Le bocce restarono ferme diversi mesi.
Poi, quando sembrava che le cose tra i due litiganti dovessero prendere una strada tortuosa arriva la classica “mano tesa” da parte dell’Ente di Piazza Cirillo. La Giunta Municipale presieduta da Salvatore Graziuso decide di proporre al Consiglio Comunale una convenzione e transazione con il Mercato Ortofrutticolo all’ingrosso, con delibera n.835 del 7.8.1998. Una ipotesi di transazione che avrebbe dovuto azzerare totalmente il contenzioso ancora in discussione (in quella data) presso il Tribunale. I commissionari avrebbero pagato Lire 211.473.270 ottenendo così la gestione diretta ed incondizionata del Mercato Ortofrutticolo. Nella delibera 835 si legge che tale iniziativa è stata intrapresa “per normalizzare l’intera problematica, per evitare danni erariali all’Ente e per assicurare la continuazione di un servizio a favore della collettività ed eventuali disordini di ordine pubblico nascenti dalla chiusura del mercato ortofrutticolo”.
L’ACMO, si dichiarò, per bocca del suo presidente, Martello, disponibile all’accordo e come gesto di buona volontà provvide, a luglio 98, ad effettuare un versamento nelle casse comunali di trenta milioni di lire.
Il 27 marzo del 2000 con delibera n.80 la Giunta Comunale presieduta da Giosuè De Rosa, partendo proprio dalla delibera n.835 del 7.8.98, racconta che successivamente, la Giunta Comunale, con atto n. 138 del 7.5.99, sul presupposto del permanere, da parte dell’Associazione, di una pesante situazione debitoria, ritenuto che tale condotta omissiva fosse in contrasto con quanto stabilito dalla convenzione repertorio 570/98 deliberava di promuovere azione giudiziaria per il recupero delle somme dovute al Comune e di risolvere lo stesso contratto.
Dopo numerosi incontri avuti tra i dirigenti del Comune di Casoria e l’Associazione Ortofrutticoli per comporre l’annosa vertenza, a quanto pare infruttuosi, si decise di revocare la convenzione e transazione e di conferire incarico agli avvocati Giovanni Cresci e Mauro Iavarone del Servizio Avvocatura al recupero di canoni ed indennità e di esperire azione giudiziaria per ottenere il rilascio dell’immobile ed il risarcimento del danno subito dal Comune.
La stretta finale di questa storia ce la faremo raccontare dal Servizio Avvocatura del Comune di Casoria.
Con la deliberazione n.ro 113, adottata dalla Giunta comunale in data 29 novembre 2011, è stato approvato lo schema di transazione concordato tra le parti, allo scopo di porre definitivamente fine alla vertenza; l’atto di transazione, quindi, è stato effettivamente stipulato. Con la stessa deliberazione, si è dato avvio alle necessarie procedure per il nuovo affidamento in concessione della gestione del mercato ortofrutticolo, per la durata di cinque anni, e per l’importo di € 65.000,00 + IVA all’anno; con oneri per la manutenzione ordinaria e quella straordinaria degli impianti e dell’immobile, nonchè per le utenze tutte, a carico del concessionario. Dell’espletamento della procedura concorsuale è stata incaricata la Stazione Unica Appaltante presso il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche delle Regioni Campania e Molise.