La Scuola per l’Unità d’Italia con Raffaele Cantone

 

Stazione Marittima di Napoli, sala Galatea. Il 24 febbraio il Partito Democratico della Campania continua a mantenere alta l’attenzione sulla scuola, dopo la performance del PD di Casoria, con il convegno “Il governo territoriale nella scuola dell’autonomia. Quale futuro? Problemi e prospettive”.  In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la scuola non può  non essere percepita come importante elemento di unificazione nazionale, in uno Stato che rischia di viaggiare nel suo interno a velocità diverse. Il capoluogo campano accoglie la prima delle tre giornate (previste nelle tre aree geografiche italiane, una al Sud, una al Centro ed  una al Nord) in cui elaborare una riflessione sulla funzione della scuola come agenzia formativa, come luogo di emancipazione delle coscienze, come presidio di legalità. Ad aprire i lavori, dopo l’inno nazionale cantato dall’intero uditorio, il Segretario regionale del PD, Enzo Amendola. Tra i relatori, l’on. Angela Cortese, Consigliere regionale PD, Francesca Puglisi, Responsabile Scuola PD nazionale. Si susseguono alcuni interventi, tenuti da alcuni rappresentanti del mondo della scuola, e si giunge all’ interessante e profonda analisi del magistrato Raffaele Cantone che affronta tre punti cardine nel suo discorso: il federalismo, la Costituzione, la Scuola. Un federalismo, che allontanandosi dal progetto di un decentramento solidale ed efficiente rischia, con un effetto secessionista, di travolgere l’Italia  sotto il profilo finanziario, ma anche sotto l’aspetto etico. 

 

La Costituzione, un corpus di leggi di grande equilibrio, per la sua democraticità, per la  sua architettura nella direzione della tutela dei diritti, dei principi di uguaglianza e di libertà non ancora pienamente attuata – si  pensi alla grandezza di quanto recita l’art.3 -. La Scuola è l’ unico luogo in cui è possibile la lotta alle mafie, in cui è dato incrinare la forza di certi poteri, in cui si resiste a tentativi di manipolazione. Una serata quella di stasera che ci ha prospettato diversi scenari, tutti nella difesa  della dignità dell’uomo e dei popoli.  Non ci resta, allora, che riprendere quei valori risorgimentali che hanno segnato il difficile percorso dell’unificazione per arginare ogni tentativo di divisione della nostra Nazione. Ed è sull’onda di questa convinzione e della grande emozione di questo solenne momento che si attende la celebrazione della festa nazionale del 17 marzo, come un momento importante di commemorazione, in segno del ricordo che l’Italia è stata fatta e con essa anche le coscienze degli Italiani. 

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