Lampedusa: Gli indesiderati sono Borghezio e Le Pen

Il mondo è a colori fatevene una ragione.” Questa l’accoglienza riservata ai due politici

NAPOLI. Quella che un tempo chiamavano Lopadùsa, luogo di sosta per Fenici, Greci, Romani e Arabi, dalla fine degli anni novanta dello scorso secolo è diventata meta delle rotte dei migranti africani nel Mediterraneo; un punto d’inizio di gente disperata, speranza di un futuro migliore.Questo fenomeno migratorio è stato da sempre epicentro di polemiche, palline pazze di ping pong che rimbalzavano da una parte all’altra del tavolo della politica; La serie di tumulti e ribellioni ai tiranni passate alla storia come “Proteste nel Nord Africa e Medio Oriente del 2010-2011”  non hanno fatto altro che alimentare tali proteste a fatto scattare l’allarme clandestini (Unica preoccupazione, a parte il caro gas e petrolio, dell’attuale governo, dopo un imbarazzante silenzio durato cinque giorni). Così due esponenti della linea dura come la leader dell’estrema destra francese Le Pen e del dirigente leghista Borghezio (nella foto), hanno deciso di andare di persona a Lampedusa per “accogliere” di persona i “clandestini”; ma a sorpresa si sono ritrovati ad essere loro gli ospiti indesiderati: “Il mondo è a colori fatevene una ragione.” e “Questa è terra di accoglienza e solidarietà.”  questa l’accoglienza di un gruppo di giovani studenti  che occupando la spiaggia per protesta hanno fatto sentire la propria voce. A rincarare la dose, Paola La Rosa, dell’associazione Askavusa:”Non vogliamo che l’immagine dell’isola sia legata a un personaggio che ha fatto del razzismo e dell’intolleranza la matrice della propria azione politica”.

 

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