Il direttore Nando Troise intervista l’Avv. Francesco Polizio per Nano Tv sul dissesto finanziario del Comune di Casoria che, sul punto, dichiara: “All’epoca del commissariamento del dott. Santi Giuffrè, in quanto organo di Stato, consigliai a quest’ultimo di dichiarare il dissesto finanziario del Comune al fine di evitare che avrebbero dovuto farlo i successivi amministratori. Questa decisione, se fosse stata presa, avrebbe evitato, alle amministrazioni successive, il grave disagio di questo incombente. Il dissesto, a mio avviso, può farsi risalire al 2000, all’epoca della gestione De Rosa, sciolta poi per infiltrazioni camorristiche. In quell’amministrazione, io ero consigliere comunale e notai che aumentavano i residui attivi e i debiti fuori bilancio. Perché aumentano i residui attivi? A causa di una sproporzione tra le entrate e le spese. Naturalmente c’è stata una cattiva politica delle entrate, tant’è che con la legislatura successiva, fino ad arrivare all’Amministrazione Bene, vi è stata una potatura degli interventi che ha riguardato 30/40 milioni di euro, con crediti di dubbia esigibilità che forse non si riuscirà mai a riscuotere. E’ chiaro che accanto all’inefficienza delle p.a. che si sono succedute nel ventennio, siamo giunti all’assurdo di raggiungere ben 150 milioni di euro di residuo attivo! Che, tradotto in termini semplicistici, vuol dire tutto ciò che il Comune dovrebbe percepire dai tributi, sotto forma di proventi derivanti da tarsu, occupazione di suolo pubblico, imu.”
Il Prefetto Santi Giuffrè ha dichiarato ai limiti del dissesto la situazione debitoria del Comune di Casoria. Cosa ne pensa?”, incalza Troise.
- “Quando Noi, coalizione di centro-destra, abbiamo avuto un incontro interlocutorio col Dott. Giuffrè, abbiamo sollecitato il provvedimento di dissesto, che non c’è stato. Oggi noi abbiamo un disavanzo accertato di 33 milioni di euro. Ciò porta inevitabilmente gli amministratori ad optare per una declaratoria di dissesto finanziario, a meno che non si voglia optare per la decisione del piano di riequilibrio pluriennale, che è un percorso inizialmente più semplice ma che diventerà, nel corso del tempo, più accidentato. Il problema dove sta? La massa di residui attivi, debiti fuori bilancio, i risarcimenti danni, sentenze mai messe in esecuzione, passano in giudicato ed il cittadino è costretto a ricorrere al TAR per far eseguire le sentenze, con aggravio di spese per il Comune, con la nomina del commissario ad acta che costa dai 600 ai 1000 euro per ogni provvedimento: tutto ciò avrebbe dovuto aprire gli occhi agli amministratori pubblici, ma che per incapacità politica non se ne sono mai preoccupati”, tuona l’Avv. Polizio.
- “Perché Giuffrè non ha dichiarato il dissesto, secondo Lei?”, insiste il Direttore Troise.
“Per poter consentire di fare delle assunzioni, che in presenza di una declaratoria di dissesto finanziario, non si sarebbero potute fare.
Appena viene dichiarato il dissesto, viene nominata una commissione che accompagna gli amministratori, per mettere ordine nei conti.
Con il dissesto finanziario, si azzerano i debiti. E si può ripartire. Diversamente, si trasferisce alle generazioni future il debito che si è contratto.”
Nel corso della diretta, Troise riceve una domanda da un ascoltatore, che gira immediatamente all’ospite in studio: “i residui attivi reiterati vengono fittiziamente indicati per un pareggio teorico; con questo presupposto (pareggio TEORICO) si fanno spese REALI. Chi inganna in cittadino? Perché?
Secca la risposta dell’intervistato: La verità è questa: finora, tutti i bilanci di previsione, sono falsati all’origine.
Parliamo delle proprietà comunali, i cui inquilini non pagano gli affitti, e tuttavia il Comune elargisce, pagandoli, i servizi; o i dirigenti, i quali non raggiungono gli obiettivi, tant’è che ogni anno aumentano di circa 8, 9, 10 milioni di euro i residui attivi: significa che la dirigenza non ha realizzato gli obiettivi, loro dovrebbero essere perseguiti per i danni che hanno arrecato. Se si legge la conclusione della commissione ispettiva del ministero delle finanze del 2014 che noi abbiamo trasmesso agli organi competenti per le responsabilità, è un quadro esatto delle responsabilità di 15 anni di gestione scellerata del Comune. Dichiarazioni, queste, molto forti, di cui l’Avv. Polizio, come ha dichiarato, se ne assume personalmente ogni responsabilità, e dalle quali Noi prendiamo le distanze da esse e dalle eventuali polemiche che le stesse possano innescare, atteso che non abbiamo contezza dei fatti e delle eventuali prove a sostegno di tali dichiarazioni, limitandoci a riportare quando espresso dall’Avv. Polizio pubblicamente, nel corso dell’intervista in questione, invitando, chiunque lo desideri, a replicare alle stesse, nella medesima sede di Nano Tv, al fine di poter garantire un doveroso equo contraddittorio; a tal fine, per correttezza e deontologia professionale, precisiamo che erano stati invitati, alla trasmissione in questione, per trattare del tema del dissesto finanziario, oltre all’Avv. Polizio, il Dott. Massimo Iodice, Assessore alle Finanze e Vice Sindaco della giunta del Sindaco Stefano Ferrara, impedito da ragioni di impegni professionali , e l’Assessore alle Finanze in carica, Luigi Goffredi, che per motivi politici non è potuto intervenire, cui sarà inviato il video in questione, per avere un equo contraddittorio.
Attesa la centralità della tematica, siamo certi che non mancheranno seguiti, di cui vi terremo conto.
Imma Castronuovo