Siete rimasti in città? Beh, allora vi sarete accorti che questa potrà essere ricordata, ancora una volta, come l’estate dei roghi tossici. Mentre nelle ridenti cittadine balneari si festeggiava il ferragosto tra un gavettone ed una danza kuduro, qui da noi i soliti vandali, che nessuno vede e nessuno punisce, hanno pensato bene che non fosse agosto senza gli immancabili falò! Così, rifiuti speciali, pneumatici e scarti di lavorazione industriale sono stati incendiati nelle periferie provocando i soliti disastri, mentre lo scempio continua indisturbato.
L’ultimo rogo, documentato anche dalla “Terra dei fuochi” che da quattro anni si occupa di denunciare il fenomeno, risale a ieri mattina. Colonne di fumo nero ed irrespirabile si sono levate al cielo dalle rampe del doppio senso (nella foto), in discesa tra Casoria e Casavatore; dove oramai da anni hanno trovato alloggio fisso i nomadi. L’aria, per più di due ore, è diventata un concentrato di fetore putrido e nauseabondo, costringendo chi abita intorno alla zona a serrare – con quaranta gradi all’ombra -, tutte le finestre di casa.
Nella stessa giornata, ma qualche chilometro più in là, per la precisione in via Pascoli – nei pressi del Parco dei Pini -, un altro falò di spazzatura deliziava la giornata dei casoriani; mentre sulla pagina facebook del Sindaco Carfora i cittadini continuano a segnalare che dal primo agosto ad Arpino nessuno passa a ritirare la differenziata.
Hehehe, dite la verità? Eravate impazienti di ritornare a casa?!
Ben rientrati dalle vacanze amici…La terra dimenticata da Dio e dagli uomini vi dà il benvenuto!