Gentile direttore, ho nel tempo, seguito i suoi editoriali sulla situazione politica cittadina e noto che molte delle sue osservazioni hanno anticipato l’accadimento dei fatti. Apprendiamo oggi che 16 consiglieri hanno depositato dal notaio le rispettive dimissioni, come fine ultimo lo sciogliemto
dell’amministrazione comunale. Da giovane, ho 23 anni, si sente pronunciare da parte di politici di ogni schieramento, a livello nazionale e locale, continuamente, la parola giovani, politiche per i giovani, valorizzare i giovani. Ebbene con quale faccia i politici locali potranno fregiarsi di perseguire questo nobile fine, nella prossima campagna elettorale, dopo averci regalato 3 mesi di commissariamento e di conseguente immobilismo? Come potranno candidarsi a fare il bene di questo paese quando per tre anni con continue liti hanno bloccato l’azione amministrativa? Come potranno, al di la del colore e delle opinioni politiche, giustificare continui cambi di casacca, alleanze impensabili fino a qualche mese fa? O il rilascio di interviste nelle quali si straparlava
di avere esclusivamente a cuore il rilancio dell’azione amministrativa, seguito, come se nulla fosse da dimissioni dinanzi ad un notaio, svilendo anche dal punto di vista istituzionale, la sede a ciò appropriata, e cioè il consiglio, teatro in questi ultimi mesi di arene che poco hanno a che fare con
la POLITICA. Penso al di la di tutto che si sia persa un’occasione, si sia buttata via la possibilità di mettere da parte un certo tipo di politica fatta da accordi più o meno sotterranei, dettati solo dalle proprie aspirazioni. Mi auguro altresì che i cittadini lo capiscano e ne tengano conto, quando andranno a votare. E la coerenza, il perseguimento del bene comune, sono i primi valori
che i nostri rappresentanti dovranno, mi auguro, in futuro avere, abbandonando appetiti personali e lavorando davvero per questa città. Spero che mi sia concesso spazio, nel ringraziarla, la saluto cordialmente.
Gennaro Dezio