Carissimi bambini,
è giunto, o sta per giungere, il momento da voi tanto atteso: vi siete preparati, guidati con premura e amore dalle vostre catechiste e sostenuti dai vostri genitori, all’incontro con Gesù sotto le specie del pane e del vino. Partecipando alla Messa domenicale e alle lezioni settimanali di catechismo, vi siete sicuramente resi conto di quanto grande sia la predilezione di Gesù per i bambini, poiché Egli, oltre a farsi piccolo, manifestò il Suo amore verso di loro con gesti e parole, al punto di dire: “Se non diventerete come i bambini, non entrerete nel Regno dei cieli”. “Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro, infatti, appartiene il Regno dei cieli”.
Voi, quindi, occupate un posto speciale nel cuore tenerissimo del Signore. Per questo, tutte le comunità parrocchiali (in particolar modo i vostri parroci, i vostri genitori, le catechiste, parenti, amici ) esultano di gioia e manifestano infinita gratitudine al Padre celeste per il dono stupendo che Gesù ha lasciato a tutti, ma soprattutto a voi: il Suo corpo e il Suo sangue, il pane della vita. Grazie alla santa Comunione, Gesù in persona, Figlio unico di Dio, entra nella vostra vita e abita in voi, considerandovi amici speciali, unici, preziosi, dai quali mai più si separerà. La vostra prima comunione, quindi, è come l’inizio di un cammino insieme al Signore, che vi tiene per mano per condurvi sulla strada del bene, della generosità, della pace e della fraternità. Avete appreso dai vostri genitori, dalle maestre e dalle catechiste che è necessario rispettare le regole, per vivere serenamente con se stessi e con gli altri; il Signore ve ne propone una sola, la più importante, quella che sorregge tutte le altre e che, per questo, è definita “d’oro”: “Fai agli altri ciò che vuoi che gli altri facciano a te”. Uniti a Gesù, che vi aiuterà ad osservarla in famiglia, a scuola e con gli amici, voi procedete sicuri, la vita diventa buona e gioiosa; con Lui dentro di voi, potete essere senza dubbio persone migliori. Egli è la forza di cui tutti abbiamo bisogno per vivere con allegria e speranza. La Sua presenza tra noi, in noi e con noi è luce, vita e pane nel cammino.
L’augurio che la vostra comunità parrocchiale porge a voi, carissimi bambini, che avete accolto o state per accogliere Gesù eucaristia nel vostro cuore, è di vivere la stessa esperienza di Pinocchio. Sì, non avete sbagliato a leggere: proprio il burattino di legno, che diverrà, ricordate?, un bambino vero, un figlio in carne e ossa quando raggiunge Geppetto. Anche voi possiate, avvicinandovi sempre di più alla figura del Padre celeste, sentirvi amati, accompagnati, consolati. Egli è il nostro, il vostro papà, che illumina e guida il nostro cammino. Siate, con Lui vicino, quello che volete essere: con coraggio, decisione, sacrificio, voglia di cambiare, diventando, nel cammino della vita, figli, non burattini! Ai vostri genitori l’auspicio è di accompagnare voi ragazzi nell’avventura di diventare, con sempre maggiore consapevolezza, figli di Dio, dando esempi di bontà, di amore vicendevole, in un clima familiare di coerenza e di concordia, intessuto di sentimenti di comprensione e di accettazione reciproca. Voi, bambini, infatti, “imparate ciò che vivete”. Il “Padre nostro”, il Dio di Gesù Cristo, vi renda, allora, forti nel bene. Perché siamo tutti suoi figli e quindi fratelli tra noi.