“La discarica Resit di Giugliano è l’emblema dei disastri ambientali perpretrati sul nostro territorio. Il coinvolgimento di uno dei soci della ditta aggiudicataria per la bonifica della discarica nell’inchiesta Mafia Capitale è gravissimo, ma ora non bisogna fermarsi. Le operazioni di messa in sicurezza e bonifica dei territori inquinati devono continuare, solo così si potrà restituire fiducia ai cittadini.
Come segretario della commissione consiliare ecomafie per il controllo delle bonifiche ho proposto e preteso l’intervento dell’autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone e, attraverso la previsione della legge 190, l’attivazione del commissariamento dell’appalto e della società stessa. Se avessimo deciso di affidare l’appalto alla ditta arrivata seconda nella gara, i tempi, tra ricorsi e sospensioni dell’appalto, si sarebbero allungati e questo il territorio giuglianese non può permetterselo. Soltanto con il commissariamento diretto della società appaltatrice si può garantire trasparenza e legalità ai cittadini e, nel contempo, mantenere gli impegni presi sull’attività di bonifica. Sulla Resit non potranno esserci più ombre. Il controllo dovrà essere rigido e meticoloso”.