“Non e’ accaduto alcun miracolo: il risultato del recupero di oltre 10 chilometri di spiaggia con acque marine balneabili soprattutto in provincia di Caserta – dichiara il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli commentando le nuove analisi arpac sulla balneabilità in Campania – e’ dovuto a una normativa comunitaria del 2006, recepita nei successivi anni con due decreti, e poi all’intervento della procura di Santa Maria Capua Vetere sui depuratori, che ha portato alla rifunzionalizzazione di tutte le vasche di ossigenazione dei depuratori stessi”.
“Sul versante del depuratore di Cuma invece – continua Borrelli – non abbiamo nessun significativo miglioramento. Le acque di Licola e zone limitrofe restano inquinate e non balneabili e riteniamo la Regione Rampania assolutamente inerte affinchè il Depuratore di Cuma funzioni a dovere. Per questo a luglio torneremo a manifestare fuori alla struttura come abbiamo fatto l’ estate scorsa”.”Il paradosso è che l’ Hydrogest, la società che per anni ha gestito l’ impianto con risultati secondo noi non positivi, ha addirittura vinto in questi giorni la causa – conclude Borrelli – contro la Regione Campania che gli dovrà dare ben 87 milioni di euro di risarcimento per la gestione dei Depuratori di Cuma, di Acerra, Foce regi Lagni, Marcianise, e napoli Nord. Siamo increduli”.