MARIAPOLI A NAPOLI: INCONTRI..AMO LA CITTA’ PER CONDIVIDERE, AIUTARE, AMARE

 

                                                                 CANTIERI DI SOLIDARIETA’ EVANGELICA

Il Movimento dei Focolari, come ogni anno, il 23 e il 24 giugno scorsi ha concluso le attività delle varie diramazioni (“Famiglie Nuove”, “Impegnati Parrocchiali”, “Umanità Nuova” “Movimento Gen”..) con la Mariapoli, appuntamento molto atteso dove le diverse espressioni dell’Opera di Maria si confrontano su temi spirituali e sociali, sperimentando insieme bozzetti di mondo unito. “Quest’anno”, spiega Biagio Ruggeri,membro della comunità locale di Casoria, “accogliendo l’invito di Papa Francesco ad uscire dalle proprie realtà per andare incontro agli altri, abbiamo pensato a qualcosa di diverso. Insieme alla comunità di Napoli ed ad altre realtà locali dei Comuni limitrofi, si è deciso di declinare due verbi: “INCONTRARE” e “AMARE”. “Quindi”,ha proseguito la moglie Giusy “l’annuale “laboratorio” di fraternità si è strutturato in una sorta di “Cantiere cittadino” nel quale, nei due giorni indicati, tutti i partecipanti hanno avuto l’opportunità di vivere delle piccole esperienze al servizio dei più bisognosi, ma anche di avere delle occasioni di scambi culturali con altre etnie, momenti di dialogo con fratelli di altre chiese e di altre religioni”.

Il titolo scelto per questa Mariapoli, “IncontriAmo  la Città”, condensa, dunque, efficacemente il significato dei percorsi di ascolto attivo, dialogo accogliente, di aiuto fattivo e di condivisione evangelica compiuti da famiglie, adulti e giovani , i quali, dopo avere  scelto un’esperienza tra quelle proposte, hanno vissuto concretamente, in situazione, la spiritualità dell’unità con chi, a Napoli, nel nascondimento e in umile spirito di servizio, si prende cura dei più deboli, emarginati e derelitti: con il laboratorio “AiutiAmo chi aiuta”  si  è collaborato con il Centro “LA TENDA”, nel quartiere Sanità,  che si occupa dei senza fissa dimora e dei bambini della zona: chi vi ha partecipato, ha espletato il servizio di sistemazione di alcuni locali che servono per gli scopi del Centro; altri, nell’ambito dello stesso percorso, hanno collaborato con le suore di S. Madre Teresa di Calcutta, in via dei Tribunali,  rendendosi disponibili alla distribuzione dei pasti nella mensa da loro gestita; l’attività “AscoltiAmo con il cuore” ha permesso di collaborare con il Centro di Ascolto “Domenico Mangano”, a piazza Poderico: il servizio è consistito nella pulizia dei locali della nuova sede del Centro; i focolarini dell’iniziativa “DoniAmo un pasto caldo”  hanno scelto di collaborare con la mensa “CARITAS” di piazza Mercato, distribuendo i pasti e pulendo i locali della mensa, mentre quelli di “IncontriAmo gli amici della Moschea” si sono incontrati con l’Imam della Moschea della stessa Piazza e insieme hanno curato un’area verde posta in piazza del Carmine; per le donne del Movimento c’è stata la possibilità di incontrare le “sorelle” di altre chiese cristiane presso la chiesa evangelica in via Cosenza, nei pressi di piazza Mercato; il cantiere di umanità, “Conosciamo chi dona speranza a chi vuole ricominciare”, ha permesso di incontrare Don Franco presso l’attuale sede del Centro per la Pastorale carceraria in via Trinchera (palazzo Caritas); con lui sono state ascoltate delle testimonianze  e si sono conosciute delle attività al servizio delle famiglie dei detenuti.

Le varie attività si sono concluse con “Lasciamo un ricordo”, laboratorio di umanità per i piccoli e grandi, e con “Cantiamo. Tante voci un solo coro”, attività canora in sala. Nei due giorni in cui si è lavorato nella vigna del Signore, si è svolto anche un programma di iniziative ludico – formative per bambini e ragazzi.  Chiara la sana “provocazione” lanciata dal Movimento dei Focolari nel vivere, quest’anno, la Mariapoli, nel capoluogo campano: bisogna esercitarsi ad accrescere la capacità di capire il mondo, di amarlo, di cambiarlo, a partire dalle nostre città. Per realizzare ciò, non basta lamentarsi, indignarsi e puntare l’indice accusatore contro l’ inefficienza delle istituzioni; non occorrono solo politici preparati, amministratori competenti e onesti; sono necessari, innanzitutto, cittadini che, ispirati dal Vangelo e, edotti sulla Dottrina sociale della Chiesa cattolica, siano disposti ad impegnarsi in prima persona, a confrontarsi, ad agire per instaurare rapporti ricchi di umanità, soprattutto nei quartieri abbandonati, così da rendere i nostri territori più vivibili, scorgendo le opportunità sotto le difficoltà.

Antonio Botta

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