Maschio Angioino, interventi di manutenzione sul tetto della Cappella Palatina da parte della Compagnia del Graal.
Non solo proseguono gli studi e le scoperte riguardo il castello voluto da Carlo I d’Angiò, ma continuano anche le opere di manutenzione e di riqualificazione di un luogo simbolo di Napoli. Ad impegnarsi nei lavori, le associazioni della cosiddetta Compagnia del Graal – ossia IVI-Itinerari Video Interattivi, Timeline Napoli e HK Adventure -, tre gruppi di professionisti che operano all’interno del Castel Nuovo grazie ad una specifica delibera proposta dall’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele, approvata dalla giunta nello scorso settembre 2016. Una delibera che apre uno dei più importanti siti storici della città, con una serie di iniziative che – proprio con i fondi raccolti con i nuovi percorsi turistici delle tre associazioni – permetterà in futuro di realizzare le opere necessarie di riqualificazione che riguarderanno proprio il Maschio Angioino.
Da oggi, è visibile un nuovo lucernario in doppia lastra di policarbonato compatto e una revisione dei fissaggi delle restanti cupole sullo stesso terrazzo corrispondente al tetto della Cappella Palatina, nella quale risultavano delle infiltrazioni d’acqua proprio per l’assenza di questo abbaino. Alcuni mesi fa, in occasione di sopralluoghi tecnici per delle riprese video riguardo una nuova iniziativa che sarà presentata prossimamente, le tre associazioni notarono l’assenza della cupola sul tetto della Cappella dedicata a Santa Barbara a partire dal 1618. Di seguito, osservarono il problema dell’infiltrazione e decisero che tra le prime opere di riqualificazione ci fosse questa.
Il progetto si chiama “Il Graal al Maschio Angioino”. Ma che cos’è il Graal?
Per alcuni, il Graal era la coppa dove venne conservato dalla Maddalena il sangue di Cristo quando il suo costato fu trafitto dalla lancia del soldato romano Longino. Per altri è Sangrèal, il Sangue Reale che univa in una funzione Sacra alcune dinastie occidentali; o ancora il “Lapis ex coelis”, la pietra che cadde dal cielo quando Lucifero, l’angelo ribelle, precipitò sulla terra. Ma tutte queste definizioni rimandano ad un compimento di un arduo percorso interiore poiché, per tutti gli autori, il Graal, si rivelava solo a pochi.
Perché si parla di Graal al Maschio Angioino?
La ricerca del Sacro Graal in questo luogo parte da una serie di scoperte realizzate e dall’osservazione della giara in pietra, scolpita alla base del balcone esagonale dal quale si affacciava re Alfonso d’Aragona, detto il Magnanimo. Si trova proprio all’interno delMaschio Angioino, nel cortile, proprio accanto a quella sala dei Baroni in cui suo figlio Ferrante avrebbe fatto fuori diversi nobili del regno a lui avversi, verso la fine del Quattrocento. Simbolismo e storia riportano a quella giara in pietra, che secondo alcuni studiosi, potrebbe ricondurre proprio al Graal. E cosa succede nel solstizio d’estate nella sala dei Baroni? Un fenomeno del sole, recentemente scoperto, che riconduce ancora al Graal.
In una nuova sinergia tra associazioni di professionisti, si parte alla scoperta del Castel Nuovo con tre visite guidate tematiche (anche in lingua straniera) che mirano a diversificarsi tra storia, esoterismo e avventura ma con unico comune denominatore: il legame con ilGraal e i luoghi mai esplorati prima da nessuno. Un modo innovativo e funzionale per raggiungere l’obbiettivo di riqualificazione del castello.
Una delle ultime novità è l’apertura di un percorso che conduce alle “due Cappelle” che si integra all’itinerario “La fortezza del tempo” che dagli spalti conduce ai sotterranei con una antica cannoniera: grazie al team di Timeline Napoli di Enzo De Luzio e Davide Lazzaro, dalle prigioni sarà possibile risalire una scala “segreta” che si spinge lungo la torre che conduce – attraverso due porte – alle Cappelle del Maschio Angioino (Info e prenotazioni 3317451461). Si potrà scegliere di visitare il Maschio Angioino partendo dalla base di originali ricerche “Il Graal al Maschio Angioino tra storia e mistero” condotte da Salvatore Forte, Francesco De Falco e Annalisa Direttore di IVI – Itinerari Video Interattivi, in un percorso che racconta la storia e le leggende dall’Arco di Trionfo fino alla Sala dei Baroni (Info e prenotazioni 3483976244). Infine, sarà possibile andare all’avventura con un percorso speleologico “La fuga di Re Carlo” a cura di HK Adventure di Mauro Palumbo e Mario Cristiano che condurrà i visitatori più temerari, attraverso un pozzo di 30 metri, alla base di una delle torri del castello (Info e prenotazioni 3317451461).
Orari ordinari di visita guidata previsti ogni weekend:
Sabato partenze ogni ora dalle ore 9:30 alle ore 17:00
Domenica partenze ogni ora dalle ore 9:30 alle ore 12:30