Massiccia adesione allo sciopero organizzato a Napoli dai lavoratori dell’Alenia. I Sindacati: “L’Alenia non si tocca !!!”

Grande adesione per la manifestazione organizzata dai sindacati del settore metalmeccanico in riferimento alla possibile dislocazione di alcune sedi dell’Alenia al nord. L’Alenia Aeronautica è una società controllata da Finmeccanica S.P.A, è la maggiore realtà industriale italiana in campo aeronautico ed è tra i più avanzati complessi mondiali nel suo settore. La società è impegnata nella progettazione, realizzazione, trasformazione e assistenza di una vasta gamma di velivoli e sistemi aeronautici sia civili che militari, per la maggior parte nell’ambito di collaborazioni con le più importanti industrie mondiali del settore. Alenia Aeronautica occupa oggi oltre 9.000 persone ed è organizzata in diverse aree di business: velivoli da combattimento, velivoli da trasporto militare, velivoli per missioni speciali, aero strutture e velivoli civili e trasformazione e revisione velivoli (attraverso Aeronavali). Malgrado questi numeri, il nuovo piano industriale per l’azienda, derivante dalla fusione di Alenia-Airmacchi con Alenia-Aeronautica prevede un progetto di ristrutturazione teso a ridurre la pianta organica

all’interno di tutto il comparto dell’azienda. Un comparto che comprende ben 1.800 unità lavorative.   Inoltre è prevista l’eliminazione dell’area progettuale di ricerca e sviluppo oltre alla già citata possibilità di dislocazione di determinate sedi dell’azienda, tra cui quella sita nel complesso industriale del comune di Casoria. Il piano è condiviso e sostenuto dalla maggioranza di governo centrale, in primis dalla Lega Nord capitanata dal suo leader Umberto Bossi e dal Ministro Giulio Tremonti. I sindacati affermano che non intendono piegarsi al volere dell’esecutivo e promettono ai lavoratori una linea dura contro tale intervento. In merito alla possibile dislocazione della sede di Casoria interviene Antonio Andreozzi Cgil “ Dopo la Rhodiatoce la Alenia si aggiungerebbe alla nutrita serie di fabbriche dismesse che occupano il territorio locale. Dislocare l’azienda soffocherebbe ulteriormente l’economia locale, oltre a stravolgere le vite degli operai. Questa azienda- conclude poi il sindacalista- è stata il fiore all’occhiello del territorio per decenni e di certo dovrà continuare ad esserlo, nell’interesse di tutti!”

 

 

Mimmo Caiazza

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