Dopo giorni (troppi) di incertezze e false partenze il Pdl si compatta davvero su Massimo Iodice. E l’immagine plastica è il tavolo di martedì mattina a cui siedono i rappresentanti di tutte le aree e le correnti per discutere delle prossime comunali. Oltre ai coordinatori regionali e provinciali Cosentino e Cesaro, tra gli altri, ci sono il Senatore Nespoli, gli On.li Landolfi, Paolo Russo, Fulvio Martusciello, Taglialatela. E’ un (allargato) comitato politico tutto pdl per nominare Massimo Iodice. Per sfatare i rumors metropolitani di un partito poco presente, uscito sfiduciato appena un mese fa, da sedici firme di altrettanti consiglieri dimissionari. La qual cosa, a dir la verità, è la prima che abbiamo detto al candidato Sindaco Massimo Iodice. Acqua passata, la sfiducia a Stefano Ferrara ed alla sua Giunta Municipale, di cui Massimo Iodice era l’Assessore al Bilancio, alle Finanze ed ai Tributi, ci si concentra, adesso, sul programma elettorale delle prossime comunali.
Erano le 22 di martedì , all’aperto, una serata fresca ed al chiaro di luna: “Snello, non più di 10 – 12 punti e corrispondenti alle reali priorità della Città”, continua a ripetere il candidato di Pdl, Npsi e di tutta una costellazione di partiti, durante le riunioni con il suo staff che è lo stesso di quello che avrebbe sostenuto Stefano Ferrara, il sindaco dimissionato. Ed è proprio l’ex Sindaco il primo che incontriamo dopo l’ufficialità data dal Pdl per il suo successore: “come io nel 2008 ho fatto Massimo Iodice Assessore Tecnico così oggi, in assoluto, ho dato ampia assicurazione ai coordinatori regionali e provinciali sul nominativo del mio successore. Con altri nomi, con tutti gli altri nomi sentiti in giro (Cesare Ferone, Luigi Iovine, Amedeo Blasotti (suggerito da Villari), Ludovico Russo (suggerito da Nugnes e Ianniciello) e altri; ndc e ndr) sarebbe stata rottura. Su sollecitazione dei coordinatori del Partito scendo, invece, in campo come capolista del Pdl per riaffermare di nuovo il centrodestra e continuare dove ci hanno fatto lasciare e con me, insieme a me, si candida il consigliere regionale Gennaro Nocera per dare una spinta alla nostra voglia di continuare per raggiungere gli obiettivi prefissati prima dello scioglimento”.
Il 5 Aprile è arrivata all’attenzione di Stefano Ferrara e Gennaro Nocera, una missiva spedita loro dal Commissario Provinciale del Popolo della Libertà Luigi Cesaro e dal vice Commissario Vincenzo Nespoli che recita così: “ Abbiamo il piacere di comunicarvi che nelle more del primo congresso comunale, vi abbiamo nominati Coordinatori del Coordinamento per la prossima tornata elettorale comunale di Casoria.Certi del proficuo lavoro che sosterrete in vista delle elezioni comunali, vi confermiamo tutta la disponibilità di questo Coordinamento Provinciale e quella nostra personale per qualsiasi iniziativa utile a rendere più agevole il vostro compito”. Firmato Cesaro e Nespoli.Continuiamo la nostra chiacchierata con Massimo Iodice in riferimento alla piattaforma programmatica sua e quella dei suoi prossimi avversari, in special modo l’Udc, i maggiori artefici della sconfitta politica subita da Stefano Ferrara, la sua Giunta Municipale e quella dei suoi stessi consiglieri comunali. “Non un libro dei sogni di 72 punti, ma le cose concrete che servono per rispondere ai bisogni di questa Città”.
Compattarsi è la parola d’ordine del Pdl. La scelta di far guidare la lista dai protagonisti degli ultimi due anni e mezzo della politica del centro destra, Stefano Ferrara e Gennaro Nocera, lo dimostra.Che occorre un’accelerazione è d’accordo anche l’ex Sindaco Stefano Ferrara, presente la mattina del 5 Aprile, giorno di San Vincenzo, in piazza, insieme a Canzanella e Faiella: “ora una scossa che dia alla competizione elettorale casoriana una vera dimensione. Ci giochiamo la partita della vita: consegnare la città nelle mani del Terzo Polo e dei suoi ipotetici e probabili alleati significa l’apertura definitiva di un ciclo politico che vedrebbe protagonisti indiscussi dei prossimi anni e dominatori della scena politica proprio i 16 consiglieri comunali che hanno firmato le dimissioni e bloccato il nostro percorso politico, amministrativo e sociale. Il centrodestra – ragiona l’ex Sindaco – deve fare squadra, costruire un profilo programmatico coeso, presentarsi come una forza tranquilla, capace di garantire innovazione e governo”. “Occorre mordere di più – avverte – evitare di confondere, come fanno già in troppi nella nostra area politica, il sacrosanto appello alla discontinuità con il piacere dell’invettiva, l’etica della responsabilità con l’estetica dell’opposizione, finendo per non distinguere più il potenziale alleato dall’avversario vero”.