Mentre la crisi economica e finanziaria sta avanzando con licenziamenti, cassa-integrazione, sfratti e con oltre 2 milioni di disoccupati, i cittadini immigrati e le loro famiglie sono vittime ancora una volta della tassa “razzista” sui rinnovi e sui rilasci dei permessi di soggiorno. Questo nuovo atto discriminatorio è opera degli (ex) Ministri Tremonti e Maroni ed è entrato in vigore il 30 gennaio scorso. Vogliamo ricordare che dal 2006 pesa sulla testa dei cittadini immigrati e delle loro famiglie una spesa di 72.12 euro per il rinnovo di ogni singolo permesso di soggiorno. Una cifra che, quando a richiedere il rinnovo o rilascio del permesso di soggiorno è una famiglia con più persone, sfiora o supera uno stipendio base o l’assegno sociale. Domanda: Ma cosa fa il Governo Monti di fronte a questa ingiustizia che una volta, in tempi non lontani, veniva chiamata “razzismo, discriminazione o apartheid”? Risposta: l’unico atto del Governo Monti a riguardo è stato quello di “Avviare una approfondita riflessione e attenta valutazione”. Così
le dichiarazioni del Ministro all’Integrazione (sic!) Andrea Riccardi e del Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri. Mentre i migranti e le famiglie migranti pagano, il governo incassa i soldi! E’ ora di agire dopo le dichiarazioni di “buone” intenzioni. Perché cancellare questa tassa “razzista” è atto di civiltà che non può essere rimandata a mera “approfondita riflessione e attenta valutazione”. Facciamo parte di quell’esercito di cittadini che oltre ad aver perso il lavoro, corrono oggi il rischio di finire nei CIE. Stiamo parlando non di numeri, ma di esseri umani che hanno lavorato, spesso sfruttati e sottopagati. Ecco perché manifestiamo oggi con presidi in numerose città italiane con la consegna delle nostre “MUTANDE” come atto dimostrativo e di denuncia contro la tassa sui permessi di soggiorno.
VI DIAMO ANCHE LE MUTANDE, PERO’ CANCELLATE LA TASSA RAZZISTA!
VENERDI 3 FEBBRAIO – 2012 ALLE ORE 10:00
(NAPOLI , POSTA CENTRALE ,PIAZZA MATEOTTI)
USB MIGRANTI