“‘Na cosa a raccunta”, il ricordo dello scudetto un anno dopo

Un anno dopo e, quando guardo le immagini, ancora penso: “ma è successo davvero?”. Mi ritengo una persona fortunata, 33 anni sono tanti, troppi e molti non ce l’hanno fatta a conoscere la felicità infinita del terzo scudetto. Nel tripudio di Udine il mio primo pensiero volò verso Pasquale D’Angelo, a quel suo modo passionale di augurare le vittorie del Napoli per le generazioni più giovani che non si erano godute Maradona in età lucida. “Pasca’ finalmente l’agg vist”, pensavo mentre il periodo tra il gol di Osimhen e il triplice fischio sembrava interminabile. È veramente come dicevano quelli che hanno visto Maradona: “Nuje nun putevm capi”. Mo putimm capi perché per noi delle generazioni post Diego, cresciuti “accontentandoci delle emozioni” e sognando le vittorie che spettavano a chi aveva scelto altre squadre, tra Schwoch a Pistoia, il boato per il gol di Varricchio contro la Vis Pesaro, la magia della promozione a Genova, il terzo scudetto non sarà mai la stessa cosa. Ho incrociato gli sguardi delle generazioni over 30 in giro per le strade di Napoli, l’Italia e l’Europa, erano i volti della liberazione. Felicità autentica, trascinante, condivisa perché il 30 aprile 2023 vedevamo il nostro 10 maggio 1987 con la forza emotiva di uno stadio che così non avevamo mai visto, perché ad Udine la vita è passata davanti ad una velocità strana, imponendo battiti del cuore mai vissuti e allo stesso tempo con un’incredibile forza nell’esporre i ricordi davanti agli occhi come racconta una meravigliosa coreografia della curva A in Napoli-Sampdoria dello scorso 4 giugno. Le foto venivano giù con una frase molto significativa: “Non c’è vittoria… senza memoria. Scatti di storia… pieni di gloria”.
Non fatevi toccare i ricordi da quest’annata negativa, teneteli nel cuore perché rappresentano un rifugio, un viaggio all’indietro da fare ogni tanto per godersi continuamente cosa è stato. Ho l’invidia professionale per i colleghi che hanno narrato le gesta di Diego ma grazie al Napoli 2022-23 a teng pur ji na cosa a raccunta. “‘Na cosa a raccunta” per tutta la vita, con le tracce di una storia che abbiamo seguito nei suoi mille risvolti giorno dopo giorno. Non c’è prezzo, è tutto vero: a vedere Napoli, il Napoli e il Maradona di un anno fa vengono gli occhi azzurri.
Ciro Troise

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