In concomitanza con l’uscita del n°50 del mensile (in edicola dall’inizio di questa settimana), la redazione di Napoli Monitor ha organizzato una presentazione del suo ultimo libro, Napoli a piena voce, edito da Bruno Mondadori, in tutte nelle librerie italiane a partire da questo pomeriggio.
Napoli a piena voce – Autoritratti metropolitani è un libro collettivo. In primo luogo perché scritto a più mani: quelle di chi lavora nella redazione di Napoli Monitor, per far si che il giornale possa arrivare ogni mese in edicola, e ogni giorno proporre dei nuovi contenuti sul sito internet. In secondo luogo perché raccoglie le voci di decine di persone, che raccontano la città attraverso le vite e le esperienze di chi la abita.
Napoli a piena voce – di Luca Rossomando con Marco Borrone, Andrea Bottalico, Alessandra Cutolo, Salvatore De Rosa, Carola Pagani, Salvatore Porcaro, Riccardo Rosa, Viola Sarnelli, Davide Schiavon
Il libro verrà presentato martedì 2 ottobre alle ore 18.00, presso la libreria Feltrinelli in piazza dei Martiri.
Dall’introduzione:
“Ogni due anni la redazione lavora a un libro che approfondisce i temi del mensile, prendendo più tempo per l’indagine e più spazio per la scrittura. Quello che avete tra le mani è il terzo della serie, un po’ diverso dai primi due, pensati come raccolte di reportage con un filo conduttore comune. Questa volta volevamo un libro più omogeneo, in cui l’impronta di ogni autore risultasse più leggera e la composizione dei singoli tasselli rendesse subito chiaro, e se possibile rafforzasse il disegno complessivo.
Grazie a un articolo di Sandro Portelli sul Manifesto, avevamo scoperto i libri di Louis ‘Studs’ Terkel, maestro della storia orale statunitense e conduttore per quarant’anni di un programma di interviste alla radio. L’articolo di Portelli gli rendeva omaggio. Terkel era appena scomparso, all’età di novantasei anni, ma per fortuna esisteva un’antologia in italiano, piena di bellissime interviste tratte dai suoi libri sui grandi temi della storia degli Stati Uniti. Ci trovammo delle somiglianze con il nostro modo di raccogliere storie e decidemmo di lavorare a questo libro tenendo in mente il suo modello”. (napoli monitor)
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