Il capitano non spreca l’occasione, messaggio chiaro a Benitez!
Paolo Cannavaro ora vive d’emozioni decisamente diverse rispetto al recente passato. Dopo un’estate da protagonista su numerose pagine di quotidiani sportivi che lo dichiaravano in partenza e dopo essersi accomodato in panchina nelle prime due giornate di campionato, con annessa destituzione del ruolo di capitano, il difensore centrale si è ripreso la scena alla grande.
Davanti al suo pubblico, con indosso la fascia da capitano, nella serata che ha visto contrapposta la sua squadra contro l’Atalanta, il numero 28 azzurro ha giocato un’ottima partita. Certo si sa che i bergamaschi non sono una
big, ma tener testa a un Denis al veleno e rientrare in campo con la giusta carica dopo le delusioni iniziali non è cosa da poco. Paolo è entrato su tutti i palloni, vincendo contrasti con grinta, anticipando di netto gli avversari e non ha buttato via il pallone con i suoi lanci lunghi come lo si vedeva fare nella sua precedente versione “mazzarriana”, anzi ha saputo giostrare e tener palla con coraggio.
Sfruttata al meglio l’occasione concessagli da mister Benitez: lo spagnolo aveva deciso per un ampio turn-over, sia per far riposare chi era da poco tornato dagli impegni con le Nazionali, sia per avere più freschezza nel prossimo impegno, quello di Champions League mercoledì sera. Cannavaro, così, entrando con le seconde linee, ha sostituito Britos che, specialmente nell’ultima gara, è stato un po’ l’anello debole del reparto difensivo.
Quindi dimostrando appieno il suo valore e confermando con questa prestazione il tweet di alcuni giorni fa – quello di possedere gli attributi giusti per giocare in questa equipe, per usare un’espressione meno colororita! – il difensore ha mandato un chiaro segnale al tecnico, che ora dovrà di sicuramente tenerlo più in considerazione. Intanto, è stata ripagata la fiducia da parte della società che, proprio in chiusura del mercato estivo, ha rifiutato l’offerta del Milan dichiarando l’importanza del calciatore e di voler continuare il percorso insieme.
Luigi Ippolito