Meritata sconfitta casalinga contro il Parma: azzurri sotto accusa!
Primo ko in casa per il Napoli targato Benitez. Dopo la pesante sconfitta nello Juventus Stadium contro la rivale di sempre, arriva una seconda terribile doccia fredda. Sarà pur vero che il Parma dell’ex Donadoni ha trovato la rete in chiusura di gara, ma molto c’è da dire sulla prestazione negativa degli azzurri.
La squadra dello spagnolo, infatti, già nei primi minuti ha dimostrato di non essere scesa in campo con la giusta grinta, facendosi mettere sotto dagli avversari più vogliosi di far risultato. I gialloblù, da parte loro, erano anche ben messi in campo: ottima circolazione di palla, pressing alto, difesa con 10 uomini dietro la linea del pallone e infilate in contropiede. Non sono state poche le volte che il Napoli si è fatto sorprendere dalle avanzate di Biabiany e Sansone sulle fasce e dalle percussioni di Parolo e Cassano nel centro. Poche conclusioni, poi, verso la porta di Mirante: tanto possesso ma fase offensiva deludente. Delusione motivata anche nei tifosi che alla fine fischiano il loro team per la prima volta dal cambio allenatore.
Un Napoli che insomma non si è dimostrato combattivo e che ha dato l’impressione di non cercare il gol e la vittoria con convinzione. Chissà se tale atteggiamento è da attribuire al pensiero per la difficile trasferta Champions in Germania, contro il Borussia di Klopp. Certo servirebbe solo un punto per avere la certezza di passare il turno nella grande e prestigiosa competizione continentale, ma se si è distratti da ciò si commettono passi falsi nel discorso scudetto. Juve e Roma possono tentare di allungare, lasciando solchi irrecuperabili alle loro spalle e qualcuno potrebbe persino approfittare di questi passi falsi, su tutti l’Inter e la Fiorentina.
Bisogna restare sempre attenti, con la giusta cattiveria agonistica e scendere in campo sempre con la voglia e la verve adatta. Partite come quella di ieri non si devono sbagliare: è così che si vincono i titoli. Forse l’equipe di Benitez deve ancora imparare tanto in questo: nonostante ci sia il gioco e ci siano i campioni, resta questo piccolo ma importantissimo problema di mentalità. Non è la prima volta, infatti, che si presenta questo calo di motivazione e di furore e come esempio si possono prendere due partite semplici, come quella col Catania e Olympique Marsiglia entrambe al San Paolo, che i partenopei sono andati a complicarsi solo perché, evidentemente nella loro testa, erano certi di portare i tre punti in saccoccia.
Fattore psicologico quindi sul quale c’è ancora tanto da lavorare. Si è ancora in una fase di rodaggio allora, quando a questo punto del campionato potrebbe essere già tardi e si potrebbe perdere addirittura il passo per conseguire quello scudetto che da anni si attende e che tutti i tifosi sognano.